All’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce il primo auto-trapianto di cellule staminali in paziente con piede diabetico.
È il primo concreto risultato dell’attività della nuova équipe del piede diabetico che ha riunito attorno al paziente, in precedenza ricoverato in Chirurgia Plastica, diverse competenze e professionalità in grado di lavorare in team, con un approccio multidisciplinare, per raggiungere un obiettivo che finora sembrava insperato.
L’intervento è durato circa 45 minuti, tempo strettamente necessario per prelevare il midollo rosso dalla spina iliaca, centrifugarlo in un apposito macchinario in modo da separare globuli rossi e piastrine dalle cellule staminali e quindi, attraverso un circuito chiuso, re-immettere quest’ultime per via percutanea e sotto guida ecografica sul decorso occupato dal vaso chiuso, ormai sclerotizzato.
Assieme al direttore della Neuroradiologia, dottor Fernando Lupo, hanno operato i medici radiologi interventisti Spano, Prudenzano e Giordano ed il direttore dell’unità di Ematologia, dottor Nicola Di Renzo, coadiuvati dal personale infermieristico di Neuroradiologia e del Centro Trasfusionale.
Questo delicato intervento in pazienti diabetici cronici, con l’obiettivo di rivascolarizzare l’arto ischemico, è considerato dagli esperti l’ultima spiaggia prima del ricorso all’ortopedico, costretto ad amputare l’arto in cui la malattia impedisce l’afflusso del sangue sino a causare ulcerazioni, cancrena e possibili infezioni.
“L’intervento – spiega il dottore Lupo – è stato eseguito per la prima volta a Lecce ed è un motivo di soddisfazione per le professionalità coinvolte e per la nostra azienda sanitaria. I vantaggi per il paziente sono evidenti: recuperare l’arto e la sua funzionalità significa riacquistare qualità della vita. Ed è fondamentale riuscire a ridare una speranza tangibile a pazienti diabetici cronici colpiti da ulcere inguaribili, già sottoposti a numerosi interventi di rivascolarizzazione. Oggi, grazie all’équipe per il piede diabetico, mettiamo a disposizione di queste persone così duramente segnate una possibilità innovativa ed efficace”.