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venerdì, Aprile 19, 2024
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Parte il Lavoro Agile per lavoratori del Comparto Sanità. Esultano UIL e CISL a Padova.

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Azienda Ospedaliera di Padova. Firmato il regolamento per il lavoro agile. Cisl e Uil soddisfatti, la conciliazione è l’unico strumento per contrastare il gap lavorativo di genere.

Con la firma del regolamento sul Lavoro Agile, da oggi, le oltre 5000 lavoratrici e lavoratori del comparto dell’Azienda Ospedaliera di Padova potranno usufruire di un nuovo strumento di flessibilità sia rispetto alla prestazione di lavoro sia rispetto al luogo di esecuzione.

Due anni di emergenza Covid hanno fatto apprezzare uno strumento di lavoro che ha saputo armonizzare le esigenze dell’Amministrazione, i bisogni di conciliazione familiari e la sicurezza dei lavoratori. Con il lavoro agile le modalità di esecuzione e l’organizzazione della prestazione, dal momento in cui vengono garantite da remoto, sono affidate direttamente alla singola lavoratrice e al singolo lavoratore che avrà a disposizione fino ad 8 giornate di lavoro da remoto. In tal modo ciascuno potrà stabilire in che momento collocare le proprie pause nell’arco della prestazione, usufruendo in tali circostanze, conseguentemente, del diritto alla disconnessione.

“Abbiamo chiesto all’amministrazione di fare un’analisi organizzativa delle attività cosi dette smart-abili – segnala Achille Pagliaro segretario Aziendale della CISL FP – coinvolgendo tutte le Unità Operative per aprire il più possibile le opportunità e di promuovere attraverso la formazione una cultura del lavoro più aderente alle esigenze delle famiglie. Certo prosegue il sindacalista- è uno strumento che raggiunge un segmento ristretto di lavoratrici, in particolare coloro che non hanno un contatto diretto con pazienti e utenza, ma va ad aggiungersi agli altri istituti quali il part time, le ferie solidali e il part time flash.”

“Insieme a questo – interviene Luigi Spada dell’UIL Fpl – il nuovo contratto ci da altri strumenti per rispondere ai bisogni di cura di famigliari e figli per lavoratrici soggette a turni e ad un’organizzazione del lavoro complessa che il più delle volte le costringe a rinunciare ai propri diritti. La nostra ambizione è quella di costituire un decalogo di norme contrattuali che nel rispetto delle esigenze lavorative possa dare risposte concrete alle lavoratrici dell’Azienda Ospedaliera.

“Ci auguriamo – conclude Nicole ZAMPROGNA Coordinatore RSU – che questa esperienza diventi apripista per le altre aziende sanitarie della provincia superando le situazioni di emergenza pandemica verso soluzioni organizzative ordinarie e proiettate a modelli lavorativi avanzati.”

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