Ci scrive Paolo Romano, OSS: “l’Operatore Socio Sanitario che si sente demansionato perché scopa a terra è ridicolo”.
Buongiorno Direttore,
lavoro come OSS da 30 anni e vorrei commentare un articolo apparso qualche giorno fa. Naturalmente non entro nel caso specifico del quale non conosco bene i termini, ma non capisco quale sarebbe il problema se ad un Operatore Socio Sanitario (o addirittura ad un Infermiere) venisse chiesto di spazzare o lavare il pavimento.
O esistono realtà nelle quali è previsto (e quindi economicamente sostenibile) un impegno degli operatori di pulizia h 24, oppure servirà qualcuno che si occupi di quanto non può essere fatto dagli addetti perché non presenti in certe ore della giornata. Ammetto che ho sempre lavorato in case di riposo.
Forse negli ospedali funziona diversamente, ma che un OSS si senta demansionato e umiliato dal dover pulite i pavimenti degli ambienti che ospitano i suoi utenti, mi sembra una cosa fuori dal mondo.
Poveri allora quegli oss che lavorano a domicilio e si devono occupare anche di fare gli autisti, i cuochi, occasionalmente i lavavetri, oltre che a mantenere puliti i loro ospiti e gli ambienti che li ospitano!
Cordialmente.
Paolo Romano, OSS
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