L’Ordine delle Ostetriche di Parma e Piacenza: “l’ex-Ministro della Salute Roberto Speranza ci ha umiliate premiando solo gli Infermieri con indennità specifiche”.
Le Ostetriche e gli Ostetrici italiani sono incavolati neri dopo l’approvazione lo scorso 2 novembre 2022 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021 del Comparto Sanità, che a loro dire penalizza la professione. A scendere in campo è Caterina Faniello, componente dell’Ordine delle Ostetriche/i di Parma e Piacenza.
Le Ostetriche e gli Ostetrici escluse/i da una delle due indennità Covid, che al contrario sono previste per gli Infermieri e gli Infermieri Pediatrici. Eppure, spiega Faniello, la classe di Laurea per accedere alle due professioni è la stessa alla Magistrale (LM/SNT1).
Alla fine la differenza economica ottenuta con il nuovo CCNL non è così cospicua, ma sale il disappunto per il mancato riconoscimento professionale.
“Il ministro Roberto Speranza dispose due tipologie di indennità, da distribuire come forma di aiuto a seguito delle ondate Covid – precisa Caterina Faniello – si tratta di sostegni previsti dalla legge di Bilancio 178/2020 e inseriti nel CCNL 2019–2021, di cui è uscita la bozza a giugno 2022. L’articolo 104 introduce l’Indennità di specificità infermieristica, da distribuire ai fini del riconoscimento e della valorizzazione delle competenze e delle specifiche attività svolte, al personale infermieristico, dipendenti delle Aziende ed Enti, a decorrere dall’1.1.2021. L’articolo 105 cita invece che l’Indennità tutela del malato e promozione della salute, che viene erogata al fine di valorizzare l’apporto delle competenze e dello specifico ruolo nelle attività direttamente finalizzate alla tutela del malato e alla promozione della salute, al personale appartenente alle professioni sanitarie della riabilitazione, della prevenzione, tecnico-sanitarie e di ostetrica, alla professione di assistente sociale nonché agli operatori socio sanitari, dipendenti delle Aziende ed Enti”.
Insomma, il Ministro ha cercato di accontentare tutti, premiando secondo scelte politiche precise gli operatori della sanità che sono scesi in prima linea a combattere il Covid, ovvero gli Infermieri; purtroppo con questa sua scelta, fatta propria dal Governo Draghi e dai sindacati di categoria, ha scontentato non solo Ostetriche e Ostetrici, ma anche Professioni Sanitarie, Operatori Socio Sanitari, Amministrativi e Tecnici del SSN pubblico. Per non parlare poi di quelli del privato, ma questa è un’altra storia.