OSS e Infermieri sotto scacco delle Aziende grazie ai nuovi contratti prodotti durante l’emergenza.
OSS e Infermieri sotto scacco delle Aziende grazie alle clausole del contratto di lavoro per l’emergenza.
Se la pandemia ha aperto le porte del pubblico a migliaia di nuovi dipendenti (molti a tempo determinato senza possibilità di proroga), questa “fortuna” ha anche un’altra faccia della medaglia.
Questi contratti cedono il diritto d’ufficio, ovvero il diritto ad avere un’assegnazione all’unità operativa stabile. Ma permettono anche di non spostare un lavoratore, in nome dello stato di necessità.
Detto questo, giungono da mesi segnalazioni continue e diffuse di grandissime problematiche legate al cambio di reparto.
In quale senso? Entrambi i sensi!
Trottole e tombe.
Molti infermieri e oss si sono ritrovati a spostamenti continui fra reparti, a volte anche due in un mese. Casi segnalati ai sindacati ma che sono permessi dalla cessione di diritti sopracitata.
Altri invece sono stati rinchiusi in vere e proprie tombe da cui è impossibile uscire: colleghi che da 18 mesi lavorano in medicine e rianimazioni covid e che sono sottoposti a turni di lunga e rientri nel liberi a fronte di periodi di ferie al minimo.
Realtà dure che rischiano di compromettere la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti stessi.
Realtà che rischiano di portare al burnout e che indeboliscono l’organico aziendale, anche in ottica futura.
[…] OSS e Infermieri sotto scacco delle Aziende grazie ai nuovi contratti. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
[…] OSS e Infermieri sotto scacco delle Aziende grazie ai nuovi contratti. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]