Ordine Infermieri Firenze Pistoia: già 3 dimissioni nel direttivo Massai Nucci. L’OPI Toscano ha perso tre componenti, come si apprende dal sito ufficiale dell’ente.
Già 3 dimissioni all’OPI Firenze Pistoia, che perde pezzi ma non il proprio stile di rappresentanza.
Data l’assenza di comunicazioni ufficiali, gli iscritti hanno appreso le dimissioni dei tre eletti dal sito ufficiale toscano, in quanto cancellati nel nuovo asset del consiglio direttivo e delle commissioni d’albo di Infermieri ed Infermieri pediatrici.
Gli eletti a Dicembre 2020.
Secondo quanto derivante la Legge 3, un Ordine con un numero di iscritti pari a quelli di Firenze Pistoia (oltre 9000) ha diritto ad eleggere 15 componenti del Consiglio Direttivo, 9 componenti della Commissione d’albo Infermieri e 5 componenti della Commissione d’albo Infermieri Pediatrici.
Le elezioni del dicembre 2020 hanno visto confermarsi gli uscenti Nucci – Massai per un altro mandato, essendo oltretutto l’unica lista ammessa fra quelle presentate. L’ente si compose quindi di questi eletti:
Dopo neanche 18 mesi di mandato, sono però già 3 i dimissionari.
Tre dimissioni.
Si tratta di una consigliera del consiglio direttivo, di un componente della commissione d’albo Infermieri ed una componente della commissione d’albo Infermieri pediatrici.
Questo è l’elenco aggiornato degli effettivi in carica, divulgato nei giorni scorsi dall’ente.
Un Ordine solido, forte della continuità di un gruppo.
Non lasciamoci ingannare però da queste defezioni: il gruppo Nucci – Massai è solido e concentrato sui soliti obiettivi di sempre. Nonostante le recenti dimissioni da presidente di Danilo Massai, il direttivo di David Nucci può sempre contare sulla sua esperienza attiva ed è ancora forte l’impegno carismatico dell’ex dirigente empolese. Che ha messo i suoi talenti a disposizione del gruppo, rimanendo infatti come consigliere.
Il nuovo assetto si fa quindi forte di una certa continuità e garantirà sicuramente il proseguimento di obiettivi per cui già da anni lavora incessantemente.
Un cambio alla guida che non destabilizza quindi l’ente nonostante le ultime dimissioni apprese dai suoi iscritti tramite rapido confronto tra “ieri” e “oggi” dei vari organi.