? ? La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche mette tutti a tacere su caso della dottoressa Barbara Balanzoni e annuncia di aver avviato pratiche legali a difesa degli Infermieri.
Già a partire dal luglio 2019 la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha avviato una serie di azioni e di iniziative per porre fine agli attacchi mediatici e social di Barbara Balanzoni, medico anestesista che da tempo ha avviato una propria battaglia personale nei confronti degli Infermieri.
Di contro tanti Infermieri, spesso con azioni eccessive e fuori luogo, hanno peggiorato la situazione dichiarando guerra aperta alla dottoressa Balanzoni, che proprio per questo è diventata un personaggio pubblico.
La FNOPI è intervenuta poco fa con un post sulla sua Pagina Facebook che sostanzialmente annuncia azioni legali a difesa dell’immagine e della dignità della professione infermieristica.
“Rispetto alle dichiarazioni postate e rilasciate dalla dottoressa Barbara Balanzoni, in risposta alle numerose richieste e segnalazioni pervenute, la FNOPI comunica che, oltre alle opportune interlocuzioni istituzionali con gli Enti preposti, ha avviato, sin da luglio, le pratiche legali del caso a tutela della professione e di chi quotidianamente la esercita. Procedimenti tuttora in essere e dei quali la Federazione non aveva ancora dato immediatamente notizia su indicazioni dei legali stessi e per non condizionare in alcun modo il corso della giustizia” – si legge nella nota FNOPI.
Secondo alcune indiscrezioni la Federazione degli Infermieri sarebbe in contatto con quella dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) per tentare di trovare una soluzione al caso e bloccare la Balanzoni nel proseguo di una battaglia tra professionisti sanitari che non ha motivo d’esistere.
Sui social-network si è scatenata la polemica, con i soliti noti che stanno inscenando un inspiegabile attacco alla Federazione e alla Balanzoni. La prima accusata di non essere intervenuta prima (in realtà lo ha fatto, ma ha scelto di agire in gran silenzio). La seconda per i suoi ennesimi attacchi mediatici agli Infermieri.
Alla fine resta sempre lo stesso e solito rammarico: la Professione Infermieristica, o meglio alcuni Infermieri non sono ancora pronti a battaglie civili e preferiscono la guerra (da leoni da tastiera) alla giustizia vera. Dobbiamo ancora crescere.