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OPI Foggia. Infermieri protagonisti in positivo e negativo della Pandemia Covid. Cosa accadrà dopo?

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Si conclude oggi l’appuntamento peschiciano con l’Infermieristica italiana. Oggi durante l’evento promosso dall’OPI di Foggia si parla di Emergenza Territoriale e di “eroi” oramai dimenticati.

Sono passati ben 571 giorni dall’avvento della Pandemia Covid e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia cerca di analizzare, nel corso della terza ed ultima giornata di studi in quel di Peschici sul Gargano, l’evoluzione e l’involuzione del settore dell’Emergenza Territoriale.

Nel corso del Convegno sul tema “Obiettivo futuro: dal generale al particolare, nuove idee per una professione in cammino” si parla oggi di Emergenza/Urgenza e di come gli Infermieri siano diventati, loro malgrado, protagonisti di un settore oggi più che mai in evoluzione.

A moderare i lavori sono intervenuti i colleghi Serafina Robertucci, Presidente dell’OPI di Potenza,  e Pierpaolo Volpe, Presidente dell’OPI di Taranto. Egregio il lavoro organizzativo e formativo messo in piedi dal presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia, Michele Del Gaudio.

Ecco il tema di oggi pomeriggio.

571 giorni di convivenza con la Pandemia. A che punto siamo?

Molto applauditi gli interventi dei relatori, tutti di livello magistrale:

  • Dott. Giovanni Iannucci, con una relazione sul tema “Analisi di un fenomeno”;
  • Prof.ssa Gilda Cinnella, con una relazione sul tema “A conti fatti: riorganizzazione di un DEA”;
  • Dott. Pietro Giurdanella, con una relazione sul tema “Dall’ordinario all’emergenza: una rivoluzione concettuale”;
  • Dott. Guglielmo Imbriaco, con una relazione sul tema “L’emergenza nell’emergenza: esercizio di competenze avanzate e straordinarie in area critica”;

Scroscianti gli applausi per l’intervento conclusivo del Dott. Pio Lattarulo sul tema “Le lacrime degli infermieri: narrazioni e riflessioni”, che ha parlato dei lati emotivi, delle credenze e delle spinte etiche di Infermieri e Infermiere, spinti nella bolgia infernale di una Pandemia all’inizio fin troppo sottovalutata.

Il saluto finale di Michele Del Gaudio ha dato lo spunti per un arrivederci convinto al 2022, quando l’OPI di Foggia proporrà una tre giorni di ulteriori approfondimenti sul futuro della professione infermieristica in Italia e tra gli Italiani all’estero.

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Palese: “Studenti Infermieri sempre più soli, occorre incoraggiarli e cambiare i Corsi di Laurea in Infermieristica”.

Rea (OPI Napoli): “stop al Profilo Professionale di Infermiere e Infermiere Pediatrico, l’Infermiere è uno”.

Del Gaudio: (OPI Foggia): “l’Infermieristica italiana deve ripartire dalla formazione specialistica”.

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