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venerdì, Marzo 29, 2024
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Nurse Frenemy: avere una collega Infermiera invidiosa è molto più pericoloso che avere 10 nemici.

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L’amicizia è una cosa sacra. Tra colleghi non sempre è un “valore” che si rispetta, anzi.

Avere una collega Infermiera invidiosa è decisamente più pericoloso che avere 10 nemici o ricevere 20 richiami disciplinari. Negli Stati Uniti d’America, ad esempio, si parla di “frenemy“, ovvero di “una persona con cui si è amichevoli, nonostante una fondamentale avversione o rivalità” o peggio “una persona che combina le caratteristiche di un amico e di un nemico”. A quanti di voi è capitato o capita di trovarsi di fronte ad una collega invidiosa (vale anche nella versione maschile) che davanti a voi ha fatto e fa sempre l’amica? Chi di voi ha avuto mai la sensazione la stessa vi “tagliasse” non appena varcata la soglia d’uscita dell’Infermeria?

Il fenomeno delle “frenemy” è molto studiato in USA ed è combattuto alla stregua del mobbing e dello straning, che hanno portato a troppi suicidi.

Nel nostro viaggio in USA (seguiteci su Instagram) ci siamo imbattuti il Hanna Wild, 33 anni, infermiera psichiatrica che si occupati di gestire colleghi sotto stress. Con lei abbiamo discusso del frenemy e di quanto possa far male a chi ha la sfortuna di imbattersi in persone profondamente pettegole ed invidiose.

Continua il nostro viaggio in USA alla scoperta della sanità d'oltreoceano lungo la Route 66.
Continua il nostro viaggio in USA alla scoperta della sanità d’oltreoceano lungo la Route 66. Seguiteci su Instagram.

La frenemy arriva per caso nella vostra vita.

Avere una frenemy non è quasi mai un piacere. Quando in una unità operativa si instaura un rapporto ambiguo tra due colleghe occorre correre ai ripari. Chi è vittima dei pettegolezzi dell’amica-Infermiera ha l’obbligo di denunciare quanto sa all’azienda. E ciò per diversi motivi:

  • il pettegolezzo può pregiudicare il livello di concentrazione e di stress psico-fisico di chi lo subisce;
  • le chiacchiere gratuite possono portare a conseguenze impreventivabili a carico di chi subisce il pettegolezzo, dei pazienti e dei loro familiari;
  • chi fa pettegolezzo potrebbe non essere semplicemente invidiosa (ovviamente vale anche nella forma maschile), ma nascondere una patologia psichica o un disagio esistenziale che può peggiorare e quindi portare ad involuzioni pesanti per il clima lavorativo e perché no per gli stessi assistiti e care-giver.

La nurse frenemy te la ritrovi tutti i giorni in Ospedale, al tuo fianco, sempre pronta ad appoggiarti, per poi infilzarti alla prima occasione. Arriva per caso nella tua vita lavorativa e hai l’obbligo di difenderti da lei.

Hanna è chiara: “in USA non permettiamo questo genere di situazione e la combattiamo quotidianamente con interventi anche drastici che hanno portato e portano all’allontanamento della frenemy dal luogo di lavoro o dalla professione; noi assistiamo chi sta male e se stiamo male perché qualcuno parla male di noi o fa la finta amica per massacrarci allo smonto di fatto non siamo in grado di fornire una qualità delle cure adeguate; inoltre se non viene fermata la frenemy si può sprofondare in situazioni pericolose di mobbing e straining poi difficilmente gestibili“.

Attenti alla frenemy, può farvi male e può far male ai vostri assistiti e ai loro familiari.
Attenti alla frenemy, può farvi male e può far male ai vostri assistiti e ai loro familiari.

La collega, ci spiega Hanna, non è un’amica, lo è solo sulla carta: “si spaccia per fidata, ma in cuor suo nutre sentimenti di invidia nei nostri riguardi; tali pensieri non hanno nulla a che vedere con l’affetto e il rispetto; lei si avvicina a voi perché vuole sapere tutto della vostra vita, della vostra formazione, del vostro modo di prestare cure e assistenza; se può vi indirizza verso l’errore e poi vi consola quando avete sbagliato; è una persona che non sta bene e che ha bisogno di aiuto; nel caso meno grave di uno psicologo, in quelli più gravi di uno psichiatra; per questo nulla va sottovalutato; per mettervi in difficoltà modifica la vostra terapia, vi scambia i blister, vi chiude o stacca le infusioni in corso; spegne la NIV; vi stacca le medicazioni; vi fa sparire le sonde di aspirazione; vi stacca i cateteri vescicali; vi chiude i tre vie e fa tante altre cose che possono mettervi in enorme difficoltà“.

Gode per i tuoi insuccessi professionali e soffre per ogni tuo successo; solitamente è solo lei che vive nella perenne invidia e gelosia, chi subisce la frenemy spesso non se ne accorge nemmeno, la tiene in grande considerazione e quando lo fa cade in una forte crisi, che va gestita immediatamente, anche per questo va tutto denunciato all’azienda, che ha l’obbligo di tutelarvi – aggiunge la nostra interlocutrice americana – liberatevi e soprattutto difendetevi da chi ha l’oro in bocca e contemporaneamente l’amaro nel cuore; riconoscere queste colleghe non è impossibile, prima o poi la loro natura si rivela per quella che è ed è in quel momento che potreste scoppiare“.

Rapporti con questo genere di collega, come dicevamo, può dare origine a risvolti pericolosi per voi e per i vostri assistiti e familiari. Occorre stare attenti ad ogni minimo dettaglio.

La vostra vita professionale e privata prenderà improvvisamente una piega migliore se allontanate la frenemy – conclude Hannasono la peggior razza, quella che può colpire tranquillamente alle spalle e ferire a morte“.

Se vi siete mai trovati in questa situazione scrivete a redazione@assocarenews.it e ricordatevi di denunciare tutto alla vostra Azienda e all’Ordine delle Professioni Infermieristiche a cui siete iscritti/e.

Dott. Marco Tapinassi
Dott. Marco Tapinassi
Vice-Direttore e Giornalista iscritto all'albo. Collaboro con diverse testate e quotidiani online ed ho all'attivo oltre 5000 articoli pubblicati. Studio la lingua albanese, sono un divoratore di serie tv e amo il cinema. Non perdo nemmeno un tè con il mio bianconiglio.
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