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Medici e Infermieri prima del Covid abbandonarono la sanità pubblica e viaggiarono verso il privato.

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Prima della Pandemia Covid (2019) erano oltre 846mila i dipendenti della sanità italiana, in aumento nel
privato e in calo nel pubblico. In fuga verso il privato soprattutto i medici, ma anche gli Infermieri.

Lo avevamo già anticipato come AssoCareNews.it in una nostra indagine conoscitiva del fenomeno “abbandono”, ed avevamo verificato che migliaia di Infermieri avevano abbandonato il Servizio Sanitario Nazionale per lavorare nel privato o addirittura cambiare lavoro. Oggi il fenomeno si ripete, ma per ragioni differenti.

Oltre duemila Infermieri e OSS si sono licenziati dal pubblico nel 2021. Stipendio basso, lavoro massacrante e aggressioni le cause.

Proponiamo ora un pezzo del collega Fassari, che fa il punto della situazione in Italia, basandosi su dati del Ministero della Salute.

di Luciano Fassari (*)

Tra il 2017 e il 2019 i dipendenti sono infatti cresciuti di 2.967 unità (+0,3%) per arrivare a quota 846.623 (esclusi medici, farmacisti ed altri operatori a convenzione o privati). Ma l’aumento è tutto nel settore privato. I dipendenti pubblici scendono infatti dello 0,4% (-2.878) così come il personale universitario (-7,6%). Sale invece il personale del privato equiparato al pubblico (+1,7%) ma soprattutto quello delle case di cura convenzionate
(+4,5%) e non convenzionate che registra un vero e proprio boom con il 23%. REPORT 2019 (LINK) – REPORT 2017 (LINK).

Un Ssn che strizza sempre più l’occhio al privato e sempre meno al pubblico. A leggere i numeri del nuovo rapporto sul personale dipendente del Servizio sanitario nazionale relativo al 2019 del Ministero della Salute è questo il quadro che emerge con il personale (soprattutto medico) che è sempre più attirato dal privato.

Ma andiamo per ordine. In totale i lavoratori dipendenti del Ssn sia pubblici che del privato aumentano. Tra il 2017 e il 2019 secondo un confronto effettuato da Quotidiano Sanità sui report del Ministero relativi alle due annualità sono infatti cresciuti di 2.967 unità (+0,3%) per arrivare a quota 846.623 (esclusa tutta la medicina e le farmacie convenzionate).
Ma l’aumento è tutto del settore privato. I dipendenti pubblici scendo dello 0,4% (-2.878) così come il personale universitario (-7,6%). Sale invece il numero di personale del privato equiparato al pubblico (+1,7%) ma soprattutto quello delle case di cura convenzionate (+4,5%) e non convenzionate che registra un vero e proprio boom con il 23%. A questo punto sarà interessante vedere nei prossimi anni i dati di quanto avvenuto in pandemia dove invece sono state molte le assunzioni (a tempo parziale ndr.) del pubblico.

Per quanto riguarda il pubblico il calo del personale è dovuto principalmente alla discesa del personale con contratto flessibile (-9,6%) che è passato dalle 43.142 unità del 2017 alle 38.966 del 2019. Un calo che ha riguardato soprattutto i medici (-3.044 ovvero il -32,7%) e gli infermieri (-1.635 ovvero il -10,1%).

Ma il minor ricorso a contratti flessibili non è stato compensato dall’aumento dei contratti a tempo determinato. Infatti nel 2017 i dipendenti erano 629.512 contro i 630.810 (appena 1.298 in più). Nello specifico è cresciuto nel 2019 il numero dei medici di 1.465 unità ma in numero inferiore rispetto a quelli che solo due anni prima avevano un contratto a tempo parziale (in sostanza gran parte dei camici bianchi a tempo parziale non è stato poi assunto nel pubblico). In crescita anche il numero degli infermieri assunti a tempo indeterminato che aumentano di 3.475 unità. Brusco invece il calo del personale amministrativo che invece è sceso di 3.205 unità.

Per quanto riguarda il settore privato una cospicua crescita del personale si è registrata nelle case di cura private convenzionate. Ad esempio i medici nel 2017 erano 24.213 e nel 2019 sono saliti a 26.099 (+1.866 ovvero il +7,8%) a dimostrare quella fuga dal pubblico denunciata da anni dai sindacati. In crescita anche le assunzioni di infermieri (+3%) e quella degli amministrativi (+6%).

Ma a potenziare il numero di personale sono state anche le Case di cura private non convenzionate. Anche in questo caso è aumentato il numero di medici che vi lavora. Si è passati dai 3.326 del 2017 ai 4.817 del 2019 (+44%).

(*) QuotidianoSanità.it

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