Ci scrive Marisa, Infermiera: “guadagno 1000 euro in RSA e dovrei essere felice? Torno a fare la cameriera a 2000 euro al mese”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
la seguo da un po’di di anni, da quando dirigeva Nurse24. Ci siamo confrontati e scontrati tante volte. Grazie ai suoi consigli mi solo laureata nei tre anni a Rimini (CDL Infermieristica, Università di Bologna) a pieno voti e ho discusso una tesi futuristica.
Credevo molto in questa professione, pensavo fosse la più bella e la più figa al mondo, ma poi mi è crollato il mondo addosso non appena ho verificato che proprio così rinomata non è. Anzi, penso sia tra le professioni sanitarie e socio sanitarie meno considerate in Italia.
Da tre anni lavoro in una RSA nell’hinterland riminese. Prima del Covid si stava bene, tant’è che ho rifiutato persino l’assunzione a tempo indeterminato nell’Ausl Romagna.
Da dicembre 2021 mi è precipitato il mondo addosso. La RSA ha dato in gestione i servizi infermieristici ad una nota cooperativa rossa e da allora per noi Infermieri, ma anche per gli OSS e le altre professioni sanitarie e socio sanitarie, è iniziato un incubo.
Da gennaio 2022 ci hanno praticamente messi davanti ad un bivio: diventare soci della Cooperativa e percepire poco più di 1000 euro al mese o andar via e cercare fortuna altrove.
Io sono ragazza madre come ben sa e mettermi a cercare altra occupazione mi è un po’ difficile. Per cui ho accettato e in tre mesi ho percepito 3000 euro netti. Non basta per l’affitto e non basta per mangiare e per sfamare la mia creatura.
Purtroppo dopo io lavoro sono costretta ad occuparmi di assistenza in nero o di fare la cameriera.
Ed è proprio la cameriera che tornerei a fare. Prima del Corso di Laurea in Infermieristica guadagnavo 2000 euro netti al mese più mance. Ora sono costretta a fare la fame e ad impegnare il mio tempo libero per arrotondare.
Non ne posso più, altro che stati generali dell’Infermieristica, qua bisogna fare la rivoluzione. Possibile che chi ci dirige a livello ordinistico non faccia nulla?
Nelle RSS c’è un sommerso e un mondo di sopraffazione e di demansionamento che fa spavento, ma nessuno ne parla e quando ci, si rivolge agli OPI o ai sindacati ci dicono sempre di denunciare. Io lo farei pure, ma chi mi tutela? Una denuncia significa licenziamento immediato e oggi quei 1000 euro mi fanno comodo almeno per bollette, affitto e spese di trasporto.
Sono delusa, spero di trovare questo il coraggio di dire a me stessa che due lustri fa ho fatto una cazzata e che non dovevo iscrivermi a quel CDL.
Mi sono inguaiata da sola.
Grazie per aver accolto il mio sfogo.
Buon lavoro Riky.
Marisa P., Infermiera