L’Infermiere deve essere protagonista del suo futuro . E’ quanto emerso oggi Ravenna nell’ambito di un apposito congresso sul tema “L’Infermiere e le sfide del presente”.
L’appuntamento sta avendo luogo presso l’Hotel Mattei di Ravenna, dove si svolgerà il 30 novembre 2019 il primo convegno di AssoCareNews.it, sul tema “Quale futuro per la stampa sanitaria in Italia?“. Gli Infermieri e i professionisti esterni al mondo dell’infermieristica si confrontano per analizzare come e quale sarà il futuro della professione. Ad organizzare l’iniziativa l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ravenna (diretto da Paola Suprani) L’aula è colma di studenti universitari, a cui si rivolgono essenzialmente gli ideatori dell’evento. Pochi gli Infermieri, che stanno perdendo una occasione per formarsi e per capire verso quale cambiamento si sta andando.
Assente stamani la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, perché impegnata a Firenze in un incontro straordinario con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche locale.
Tante le relazioni previste, tra cui quella di Giancarlo Cicolini, in rappresentanza della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, di Silvia Mambelli, dirigente infermiera dell’AUSL Romagna, di Roberata Mazzoni, Direttore Distretto Sanitario di Ravenna, Azienda USL della Romagna e di Luigi Pais dei Mori, Infermiere Legale e Forense, CTU e Presidente OPI Belluno. Molto seguito anche il discorso di Giovanni Rossi, Presidente ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna.
A moderare i lavorI ci hanno pensato: Sandra Moltalti, Mirco Coffari, Katia Prati e Laura Bernucci.
Premiati i colleghi meritevoli nella provincia e iscritti all’Ordine da 50 anni. Imponenti dal punto di evista contenutistico e culturali le restanti relazioni:
(Dis)umanizzazione delle cure: come affrontare le sfide della burocrazia e del fast-nursing a cura di Nicola Donti
Filosofo, Sviliuppo Qualità e Comunicazione Azienda USL Umbria 1. Trainer PNL in sanità;
Criticità ed opportunità dell’assistenza transculturale oggi a cura di Nicola Ippolito, Infermiere dell’emergenza;
Se lavori bene, stai bene: l’esperienza della Campania. Uno sguardo attento sullo stress lavoro-correlato a cura di Daniela Barberio, Psicologa, psicoterapeuta, responsabile del progetto “Se stai bene, lavori bene”.
Il razionale dell’evento.
Numerosi e rilevanti sono infatti gli sviluppi professionali degli ultimi mesi, dall’istituzione ufficiale degli Ordini all’entrata in vigore del nuovo Codice Deontologico alla riflessione sempre più pressante sulla figura dell’infermiere di comunità. Sviluppi che, da un lato, aprono lo scenario a nuovi contesti applicativi per la professione infermieristica, mentre dall’altro rappresentano traguardi raggiunti non senza importanti sforzi volti al superamento di ben radicate resistenze normative, culturali e professionali.
Resistenze che, in buona parte, richiedono ancora di essere disinnescate attraverso lo sviluppo di cultura e consapevolezza inter-professionale.
Molti gli argomenti che saranno trattati: dal dibattuto fenomeno del “demansionamento” al rapporto con i media ed il mondo del giornalismo; dallo stress lavoro-correlato alla burocratizzazione dell’assistenza; dalle dinamiche multietniche che sempre più spesso coinvolgono il nostro agire professionale alle sfide proposte dai nuovi campi di azione dell’infermieristica, come quello della continuità ospedale-territorio. Temi e argomenti che quotidianamente sono sentiti, percepiti e discussi dagli infermieri nei contesti lavorativi e sui social network, in un evento ormai atteso nella nostra Provincia.
I relatori, nazionali ed internazionali, si stanno confrontato e si stanno confrontando apertamente non solo in un clima di crescita professionale, ma anche di socializzazione e conoscenza reciproca grazie ai diversi momenti di condivisione previsti durante il Convegno, che puntano a rafforzare il rapporto e la sinergia tra professionisti.
Perché, forse, la sfida più complessa da affrontare rimane proprio quella di essere, sentirsi e agire come una solida e compatta comunità professionale.