Polemiche tra l’Ordine barese delle Professioni Infermieristiche e il governo regionale sul Fabbisogno di personale. Mancano all’appello 193 Infermieri.
“E’ una vergogna”. E’ molto chiaro Saverio Andreula, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari riferendosi agli effetti della delibera della giunta regionale pugliese n. 708 del 2019 sul tema “Approvazione Piano Triennale del Fabbisogno di Personale Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari 2018-2020”.
Con tale documento si autorizza un fabbisogno di 1627 Infermieri per la struttura ospedaliera. Al contrario la Direzione Generale ne richiedeva 1820. SI tratta di ben 193 unità in meno.
La carenza di personale è già ai limiti della sopportazione, con questa decisione si mortifica ancor più la categoria, che vedrà meno innesti lavorativi rispetto a quelli necessari per garantire i Livelli essenziali di assistenza presso il Policlinico barese.
“Lo scarto di 193 lavoratori è molto grave – spiega Andreula – le reali esigenze del Policlinico non sono state tenute in considerazione. Vi è una ragione ben precisa che giustifica i numeri proposti da Giovani Migliore, direttore generale della struttura: le ulteriori prestazioni che la Regione chiede all’Azienda ospedaliero-universitaria consorziale Policlinico, capofila nella gestione di una serie di reti cliniche; dalla traumatologia alla neonatologia, dall’oncologia all’ematologia, dall’emergenza cardiologica agli ictus, dalle malattie rare alla terapia del dolore, passando per le attività di tatuaggio e per quelle cliniche, dove vi sono Infermieri impegnati con oltre 700 studenti universitari”.
Per questo Andreula chiede alla Regione Puglia di rivedere la delibera e di dare spazio al fabbisogno reale e non a quello politico deciso a tavolino.