La bozza del nuovo CCNL del Comparto Sanità parla chiaro: servirà la Laurea Magistrale per accedere all’Area del personale di elevata Qualificazione. Infermieri, Ostetriche e Professioni Sanitarie in fibrillazione.
La Laurea Magistrale è uno dei principali requisiti necessari per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche e Professioni Sanitarie che vogliono accedere alla costituenda Area del personale di elevata Qualificazione e quindi anche agli incarichi di funzione. E’ quanto stabilito dalla bozza del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), su cui più volte ci siamo espressi come AssoCareNews.it.
Come si sa la bozza prevede la costituzione di 5 aree di pertinenza professionale:
- Area degli Operatori Ausiliari (in cui affluirebbe il personale appartenente alle attuali ctg. A e B);
- Area degli Operatori (ctg. B livello economico BS);
- Area degli Assistenti (ctg. C);
- Area dei professionisti della salute e dei funzionari (ctg. D, comprensiva del livello economico DS);
- Area del personale di elevata Qualificazione (non popolata nella fase iniziale).
Tempo fa Cgil, Cisl e Uil intervennero con una dura nota sull’argomento, ma nulla è cambiato da allora. Poi arrivarono tutte le altre sigle a condannare la proposta.
“Non riteniamo accettabile la previsione del requisito vincolante della Laurea Magistrale o specialistica per l’accesso all’area del personale di elevata qualificazione e agli incarichi di funzione organizzativa perché, oltre ad essere in contrasto con la normativa vigente, in relazione ai professionisti sanitari, che prevede tali lauree esclusivamente per l’accesso alla dirigenza delle professioni sanitarie ai sensi dell’art. 6 della L. 43/2006, impedirebbe, di fatto, quei percorsi di valorizzazione e riconoscimento della professionalità del personale a partire da quello infermieristico e sanitario” – spiegavano dalla triplice sindacale.
Il Master in Coordinamento non servirà più a nulla.
Inoltre, Cgil, Cisl e Uil evidenziavano come “sia assente qualsiasi riferimento alle funzioni di coordinamento e al titolo necessario per potervi accedere (master di coordinamento) e, tantomeno, sia riportata la figura dello specialista e ai relativi master di accesso, il tutto egualmente previsto dalla L. 43/2006, in relazione al quale abbiamo chiesto che nel testo si ripristini una corretta individuazione e valorizzazione”.
Nei giorni scorsi si aggregarono a Cgil, Cisl e Uil anche FIALS, FSI-USAE, Nursind e Nursing Up.
L’ARAN non ascolta.
Ad oggi, nonostante le proteste dei sindacati, l’ARAN non ha ascoltato e sul requisito della Laurea Magistrale è rimasta impassibile.
Tale requisito mette in seria difficoltà non solo le sigle sindacali, ma soprattutto gli Enti di formazione Universitari pubblici, privati e soprattutto quelli on line, che non troverebbero di fatto più conveniente realizzare Master in Coordinamento delle Professioni Sanitarie. Una vera mazzata per queste strutture e di conseguenza anche per i sindacati, che sono legati a questo tipo di Master. Ma di questo ne parleremo in un prossimo servizio.
Difficile oggi accedere alla Laurea Magistrale.
Già più volte ci eravamo occupati di questo argomento. Oggi in Italia accedere alla Laurea Magistrale per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche e Professioni Sanitarie è piuttosto difficile. Occorre innanzitutto superare una selezione pubblica e sperare di rientrare tra i pochissimi fortunati vincitori.
Le Università, su indicazione dei Ministeri competenti e delle Federazioni Ordinistiche Infermieristiche, Ostetriche e delle Professioni Sanitarie, mettono a bando sparuti posti, quasi tutti riservati di fatto a chi ha svolto o svolge già un ruolo di coordinamento (e su questo potremmo aprire un dibattito che non finisce più, soprattutto sui Master on line, di cui spesso ci siamo occupati).
Per cui gli incarichi di elevata professionalità andrebbero a quei pochi in possesso della Laurea Magistrale ed oggi sono soprattutto i neo-laureati (o chi ha già/ha già avuto un ruolo da coordinatore), che si spingono verso appena ultimata l’Università verso studi di secondo livello.
In conclusione.
Se passerà il requisito della Laurea Magistrale si vedrà, ad oggi resta il fatto che i sindacati sembrano impauriti da questa eventualità: da una parte perché non possono spingere per l’ottenimento del Master in Coordinamento (soprattutto quello on line), dall’altra perché si perderebbe nei fatti il potere di contrattazione sugli incarichi oggi ad appannaggio quasi esclusivo delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori.
L’indicazione del Ministro della P.A. Renato Brunetta è stata chiara: “devono andare avanti quelli più meritevoli e non i più raccomandati”.
Come andrà a finire? Ne sapremo di più nelle prossime ore.
[…] Infermieri, Ostetriche e Professioni Sanitarie: servirà la Magistrale per accedere all’Area del p… proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]