Tutto è demandato agli ordini professionali di appartenenza: Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche e Professioni Sanitarie rischiano sospensione se non in regola con Ecm.
Credito formativo in sanità? Ecco perché occorre mettersi in regola e subito. Allarme rosso per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche e Professioni Sanitarie con deficit di ECM. Però si può rimediare.
“Gli elenchi di chi non è attualmente in regola con l’obbligo sono già pronti e che nei prossimi giorni invieremo le comunicazioni a tutti gli Ordini. I quali avranno quindi la possibilità di analizzare e verificare la posizione formativa di ogni professionista”. Lo ha dichiarato Enrico De Pascale, presidente del Cogeaps, ovvero il Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie, che soprintendente ai corsi di formazione.
Sono migliaia gli Infermieri e i Professionisti Sanitari che rischiano la sospensione, che comunque è demandata agli Ordini professionali di appartenenza e non non alla già citata Cogeaps.
Ma niente paura, c’è ancora tempo per rimediare: fino al 32 dicembre 2021 è possibile raggiungere i crediti Ecm richiesti dalla legge, ovvero 150 nel triennio 2014-2016 e nel triennio 2017-2019. È possibile anche trasferire eventuali crediti da un blocco all’altro (ma questo vale per chi ha Ecm in eccesso).
Il credito formativo non deve essere sottovalutato, anche perché una sospensione dall’Ordine prevede l’automatica sospensione dal lavoro e senza stipendio.
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