? Leggi ? Il Centro Mammografico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna è nel più totale caos. Protestano Infermieri, Oss e Professionisti Sanitari. In loro difesa scende il campo la FIALS di Alfredo Sepe.
Presso il Centro Mammografico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna regna il caos più generale. Infermieri, Professionisti Sanitari e Operatori Socio Sanitari sono sul piede di guerra. In loro difesa interviene Alfredo Sepe, segretario provinciale del sindacato. Lo fa attraverso una missiva indirizzata alla Direzione Generale. Ecco il suo contenuto.
La lettera alla Direzione Generale.
Spettabile Direzione Generale, scriviamo per segnalare la gravissima situazione in cui versano gli operarori del centro mammografico, criticità organizzativo/gestionali e di tenuta dell’impianto contrattuale ,anche inerente gli obblighi sanciti dal CCNL sull’articolazione dell’orario di lavoro
Nello specifico la Governance del centro mammografico è indefinita, poco chiara e con significative crepe nella gestione complessiva della turnistica, non rispettosa dei dettami del CCNL in merito alle cononiche 36 ore settimanali, il turno si sviluppa con un significativo debito orario programmato, con evidenti deficit a carico degli operatori
Il clima organizzativo è avvelenato, i rapporti interpersonali sono deteriorati, gli atteggiamenti dei responsabili sono alquanto immorali ed eticamente discutibili, improntati ad una gestione dispostica e poco collaborarativa dei processi lavorativi e di gestione delle risorse umane ( si sono dimessi anche due referenti organizzativi)
Sono ormai 18 mesi che persistono tali criticità, che a nostro avviso potrebbero essere figlie di una potenziale incapacità ed impreparazione dei responsabili di riferimento, che sembrano a nostro avviso votati a tutt’altro lavoro, visto quello che accade nel centro mammografico
Bisogna ristabilire condizioni politico/organizzative accettabili, improntate al rispetto del CCNL, delle leggi e delle norme dello stato, che regolamentoo di fatto, la gestione del rapporto di lavoro pubblico
Sembra anacronisito sottolineare che tale modus operandi, impatta sulla qualità delle presetazioni clinico assistenziali a favore dei cittadini, con evidenti responabilità del Management del settore adibito all’erogazione di tali specifiche, ed altamemente comlpesse prestazioni
Se la situazione non sarà ampiamente sanata, siamo pronti a chiedere le dimissioni della Sig. Tiziana La Porta , intraprendendo anche un percorso legale a tutela dei nostri associati
Alfredo Sepe
Segretario Generale Provinciale FIALS Bologna