Infermieri hanno pensato finora solo a fare i manager, ma ora si può diventare ed essere riconosciti come specialisti clinici. Barbara Mangiacavalli (FNOPI) lo ribadisce ad incontro UIL Fpl.
“Siamo cresciuti con l’aspettativa distorta di avere solo la possibilità di raggiungere funzioni manageriali. Il nuovo contratto ha finalmente introdotto, seppure in ritardo, la possibilità di sviluppo clinico” – lo ha riferito Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) durante un apposito convegno organizzato dalla UIL FPL dell’Emilia Romagna.
La presidente FNOPI è intervenuta oggi all’evento “Le necessità del Servizio Sanitario – Aree di sviluppo delle Professioni Sanitarie: i Master Specialistici“, organizzato dalla UIL FPL dell’Emilia Romagna.
“Ma i master di primo livello non possono esaurire la formazione necessaria ad avere competenze che consentano di raggiungere incarichi clinici. Gli infermieri oggi hanno di fronte un percorso nuovo che dalla laurea porta fino al dottorato di ricerca. La laurea magistrale, nata come disciplinare in anni in cui serviva per permettere l’accesso alla dirigenza, ora deve caratterizzare compiti e carriera di tipo clinico. Anzi, come Federazione vorremmo andare anche più in là fino ad avere specializzazioni specifiche e mirate. Senza sviluppo di carriera la professione perde di attratrività ed è importante allora che gli incarichi caratterizzino lo sviluppo di una carriera di tipo clinico che abbia una prerogativa di infungibilità perché misurata e calibrata sulle reali necessità di regioni e aziende, sulle quali va sviluppata la formazione a livello di università. Banchi di prova della vera crescita professionale sono per noi il Patto per la Salute, la legge di bilancio, ma anche l’impostazione di una nuova formazione di alto livello, di tipo clinico e non solo manageriale, e che si misuri sulle reali necessità del sistema per garantire che ogni professionista abbia il suo incarico” – ha concluso Mangiacavalli.