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giovedì, Marzo 28, 2024
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Infermieri Militari: Emiliano Boi assolto per colpa tenue

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Infermieri Militari: Emiliano Boi assolto per colpa tenue.

Il maresciallo ed infermiere della Marina Militare Emiliano Boi, salito agli onori delle cronache grazie alle “Iene” per aver denunciato lo Stato Italiano sulla non potabilità delle acque su alcune navi da guerra, è stato assolto per “reato tenue”.

I giudici del Tribunale Militare di Verona lo hanno scagionato per “tenuità del fatto“. La sentenza farà la storia della giurisprudenza militare italiana.

Il militare sardo Emiliano Boi, accusato di aver divulgato “dati segreti” non è colpevole di alcun reato e non rischia più la galera, così come richiesto dal Pubblico Ministero. Purtroppo, però, la forma di assoluzione non è piena. Infatti, stando alla decisione del Giudice, il fatto è stato commesso, ma è di una tenuità tale da non poter arrivare a una condanna di detenzione.

Esulta l’avvocato del maresciallo Boi, Giorgio Carta: “il mio assistito non ha commesso alcun reato”.

Boi, per chi non lo conoscesse, è un Maresciallo della Marina Militare, dopo 17 anni di impeccabile servizio sulle Navi in qualità di Infermiere è stato messo sotto accusa per aver deciso di lottare a favore di decine di migliaia di colleghi costretti a bere acqua non potabile (proveniente da un potabilizzatore). Nel 2011 Boi era imbarcato sulla Nave Duilio, una delle più importanti imbarcazioni della Marina Militare. 

Emiliano, che nel 2011 ha eseguito dei controlli sulla Nave Duilio (fatta in realtà dall’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente in Liguria), è stato rinviato a giudizio per aver allarmato la stampa e il segretario del Partito per la Tutela dei Militari (segretario Luca Comellini).

– PER GUARDARE LA PUNTATA DELLE IENE CLICCATE QUI –

Lo Stato, il Ministero della Difesa e la Marina Militare hanno fin da subito seguito la tesi che quella di Boi fosse stata una indagine falsata dal temporaneo malfunzionamento del potabilizzatore. Di contro l’Agenzia ligure per la tutela dell’Ambiente afferma l’esatto opposto e dichiara che quelle acque potevano essere potenzialmente cancerogene. 

Nel 2016 anche sulla Nave Grecale si scopre che le acque sono inquinate e che la Marina Militare non ha un laboratorio analisi proprio capace di fare verifiche chimico-fisiche.

A questo punto viene un dubbio: la Marina Militare a chi ha avrebbe affidato il controllo della potabilità delle acque?

Chi ha ragione? Le iene tentano di capirci qualcosa di più e tentano di intervistare Giuseppe De Giorgi, capo di stato maggiore della Marina Militare, inseguendolo in ogni dove. De Giorgi era salito agli onori della cronaca per il suo vezzo di partecipare a legittime giornate mondane.

Sempre le Iene nel 2016 intervistarono il comandante, nel frattempo andato in pensione, su alcune spese folli sostenute durante il suo servizio alla guida della Marina Militare (17 milioni di euro per abbellire gli alloggi degli Alti Ufficiali). Ne seguì una inchiesta, il processo nei confronti di De Giorgi e il sequestro preventivo di 15 milioni di euro nei suoi confronti.

Attualmente è capo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli che durante la campagna di denunce pubbliche attribuite al collega Emiliano Boi aveva incarichi importanti in campo politico e militare. Infatti, Girardelli era Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa (dal 2015 al 2016).

Oggi l’assoluzione, anche se non piena. In bocca al lupo per tutto!

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