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Come diventare Infermiere nell’Arma dei Carabinieri e coronare un sogno.

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Ecco come diventare Infermieri nell’Arma dei Carabinieri. Tutto il percorso da intraprendere per una carriera ricca di successi e di riconoscimenti. Sintesi della relazione del maresciallo Pierluigi Porcedda.

Scrivevo questo servizio quando dirigevo un altro quotidiano sanitario, ora lo ripropongo qui riveduto e corretto. Ecco come diventare Infermiere nell’Arma. Di cosa si occupano i colleghi che decidono di prestare la propria opera assistenziale presso i Carabinieri, sul territorio italiano e all’estero. In questo servizio spiegheremo come coronare un sogno e come indirizzarsi verso una carriera di estremo successo. Anche se, va detto, chi lavora in questo settore spesso non è riconosciuto in pieno dal punto di vista professionale. Con la Legge 3/2018 tutti devono essere iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di appartenenza (solitamente nella provincia dove si opera).

Su AssoCareNews.it un settore specifico dedicato agli Infermieri Militari e di Polizia.

Infermieri Militari e di Polizia a Roma con la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli e con il 1° Maresciallo Camillo Borzacchiello.
Infermieri Militari e di Polizia a Roma con la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli.

Abbiamo parlato tempo fa anche di altri colleghi che hanno deciso di intraprendere la scelta della carriera nelle Forze dell’Ordine, nell’Esercito, nella Polizia di Stato, nella Guardia di Finanza, nella Marina e nell’Aeronautica Militare.

L’incontro anni addietro con il maresciallo Porcedda è stata una occasione unica per riscoprire, storicamente parlando, l’attenzione dei Carabinieri per i problemi di salute i cui primi documenti ci fanno tornare indietro nel tempo fino alla Guerra di Crimea e all’azione assistenziale di Florence Nightingale, di cui si festeggiano i 200 anni dalla nascita proprio nel 2020.

L’intervento del maresciallo Porcedda nel 2016 all’incontro sugli Infermieri Militari e di Polizia.

Qualche anno fa abbiamo avuto modo di conoscere a Roma, durante un apposito incontro organizzato dalla Federazione nazionale degli Infermieri (all’epoca FN IPASVI, oggi FNOPI), il collega Pierluigi Porcedda, maresciallo dei Carabinieri e Infermiere.

Durante l’incontro il nostro ha illustrato il passato, il presente e il futuro della professione infermieristica nell’Arma dei Carabinieri, parlando apertamente dei risultati ottenuti finora (pochi, ma buoni).

Porcedda presentava la sua relazione nell’ambito dell’evento “L’Infermiere Militare nelle Forze Armate e di Polizia: uno sguardo al passato, una riflessione sul presente ed una considerazione sul futuro”, ormai divenuto un appuntamento annuale.

Infermieri Militari e di Polizia: il futuro è già iniziato!

La nascita dell’Arma dei Carabinieri in Italia.

L’attuale organizzazione sanitaria all’interno dell’Arma (fondata nel 1814 da Vittorio Emanuele I di Savoia) è suddivisa in 4 ambiti specifici di assistenza:

  1. Direzione Sanità (comparto medico);
  2. Infermerie Presidiali (una quarantina in tutta Italia, con Medici, Infermieri e altri Professionisti Sanitari);
  3. Ufficio Sanitario Centro Nazionale Selezione e Reclutamento (CNSR), ubicato presso la Caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma;
  4. Centro Polispecialistico (Caserma “Orlando De Tommaso” di Roma).

Come è organizzata a livello nazionale e locale l’Arma dei Carabinieri?

L’organizzazione territoriale dei Carabinieri è capillare. Gli uomini e le donne dell’Arma sono presenti lungo tutto lo stivale italico, nelle isole maggiori e in quelle minori, con componenti localizzate all’estero in missioni di pace o in ambiti di internazionali di varia natura.

All’Arma dei Carabinieri si sono uniti di recente anche i Carabinieri Forestali, che si occupano prevalentemente di ambiente e territorio.

Oggi l’Arma è essenzialmente composta da:

  • Comandi di Legione;
  • Organizzazione Mobile e Speciale;
  • Organizzazione addestrativa.

Il personale sanitario, inquadrato nel ruolo dell’Arma, non ha una vera e propria organizzazione interna e conta su:

  • più di 100 Ufficiali medici e di alcuni farmacisti (inquadrati nel Ruolo Tecnico Logistico Sanitario);
  • poco meno di 200 Infermieri (alcuni dei quali con incarichi di Ipesttori, Sovrintententi o Appuntati);
  • una cinquantina di operatori sanitari (tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, fisioterapisti, odontotecnici ed optometristi, ecc.).

Di cosa si occupa l’Infermiere nei Carabinieri?

Il loro compito è spesso di matrice burocratica in supporto alla professione Medica, ma di recente stanno emergendo spazi professionali e di carriera molto allettanti. Nel 2015, come spiegava Porcella, nelle strutture sanitarie dell’Arma sono state effettuate:

  • 83.336 prestazioni sanitarie (visite mediche, consulenze, terapie, sostegno psicologico ed altro);
  • 6.549 vaccinazioni;
  • 39.047 accertamenti diagnostici;
  • 5.401 visite specialistiche.

Nello specifico i colleghi operanti nei Carabinieri si occupano di:

  • pratiche burocratiche;
  • medicina del lavoro;
  • medicina legale;
  • medicina preventiva, curativa e riabilitativa (così come prevede il Profilo Professionale dell’Infermiere);
  • sostegno psicologico ed educazione sanitaria;
  • missioni di pace e di assistenza all’estero.
Un Infermiere dei Carabinieri in missione all'estero.
Un Infermiere dei Carabinieri in missione all’estero.

Sono tante le missioni militari degli Infermieri dell’Arma all’estero con l’ONU, con la NATO, con l’OCSE e in iniziative organizzate con altri Stati.

Prevalentemente in missione ci si occupa di:

  1. intelligence, ovvero lo studio dell’ambiente, delle strutture sanitarie del territorio, malattie endemiche, raccolta informazioni presso le popolazioni;
  2. assistenza sanitaria nei confronti della popolazione civile, con l’apertura di ambulatori specifici, visite negli ospedali e a casa dei feriti o degli ammalati.

L’Infermeria e il rapporto con i Medici.

Il rapporto di collaborazione tra Medici (Ufficiali) e Infermieri (ancora Sottufficiali) nell’Arma è stretto ed è quotidiano presso lecosiddette Infermerie Presidiali . Al loro interno operano 5 unità, prevalentemente 2 Medici e 3 Infermieri per turno (M – P – N). Possono essere anche mobili e/o speciali.

Nelle Infermieri ci si occupa di attività sanitaria a tutti gli effetti:

  1. accettazione;
  2. sala medicazioni;
  3. ambulatorio visite generiche mediche e infermieristiche;
  4. gabinetto odontoiatrico;
  5. gabinetto fisioterapico (spesso in collaborazione con  Fisioterapisti).

Gli Infermieri dei Carabinieri si formano prevalentemente presso alcuni Atenei italiani, in special modo presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma e quella di Firenze. Oggi operano in varie strutture sanitarie

Attualmente i Carabinieri laureati in Infermieristica sono presenti in tutte le strutture sanitarie dell’Arma a livello nazionale e in alcuni Reparti Speciali come il Reggimento Paracadutisti, il Gruppo di Intervento Speciale (GIS) ed il nucleo Subacquei.

Non sono tutte rose e fiori.

Porcedda non lo ha mai detto nel suo intervento del 2016 a Roma, ma è chiaro che gli Infermieri dell’Arma devono ancora combattere per vedersi riconoscere i diritti professionali ed economi necessari per lavorare sempre meglio all’interno di un settore storicamente ad esclusivo appannaggio del mondo medico.

Dott. Angelo Riky Del Vecchio
Dott. Angelo Riky Del Vecchiohttp://www.angelorikydelvecchio.com
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.
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