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Infermieri italiani in Olanda: qui si che ci valorizzano come professionisti!

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Infermieri in Olanda: ecco la storia di Chiara e Luca, due colleghi che ce l’hanno fatta a coronare il loro sogno di lavorare all’estero.

Cosa fa un Infermiere in Olanda? E’ la domanda che abbiamo posto ai colleghi Chiara Saba e Luca Peluso, che dal 2018 vivono e lavorano nella terra dei tulipani. Nella loro mega intervista rilasciata ad AssoCareNews.it parlano di entusiasmante esperienza irripetibile in Italia. Ecco la loro storia, fatta di curiosità intrisa a voglia di crescere e acquisire competenze di livello avanzato. In passato avevamo ascoltato la testimonianza di chi, invece, si era trovato male in Nederland (Alessio La Selva).

Siamo Chiara e Luca, due infermieri italiani di venticinque anni. Da sei mesi viviamo e lavoriamo ad Haarlem, una città poco distante da Amsterdam. Condividiamo la nostra esperienza olandese. Spinti da una condizione lavorativa instabile e precaria, la quale impediva la nostra crescita professionale, abbiamo deciso, dopo attente valutazioni, di tentare questa nuova opportunità concessaci.

Chiara Saba, infermiera sarda in Olanda.
Chiara Saba, infermiera sarda in Olanda.

Siamo entrati a far parte di un progetto, con sovvenzionamento europeo, portato avanti da una società olandese (EMTG), la quale svolge il ruolo di intermediario fra l’Italia e i Paesi Bassi, permettendo l’inserimento degli infermieri nel mercato del lavoro olandese.

L’EMTG si occupa di offrire un corso intensivo di lingua olandese gratuito, della durata di tre mesi. La finalità è quella di garantire ai propri studenti un livello di lingua idoneo per la comunicazione nel nostro ambito lavorativo. Attualmente il corso è possibile seguirlo in Spagna e da poco una sede è attiva nella zona di Roma (a Latina) nel Lazio.

E’ necessario sapere che, al fine dell’adempimento del nostro profilo professionale, in Olanda è indispensabile la conoscenza della lingua locale, la certificazione di un livello B1 di lingua e la registrazione al BIG conseguente al superamento del “Staat examen”.

Luca Peluso, infermiere piemontese in Olanda.
Luca Peluso, infermiere piemontese in Olanda.

EMTG ci ha fornito il suo sostegno fin dalle prime fasi: dall’Academia Neerlandesa al nostro trasferimento in Olanda e tutt’ora per questioni burocratiche e l’alloggio. Il corso di lingua continua ad essere assicurato gratuitamente in Olanda.

Attualmente lavoriamo per conto della società privata Zorgbalans. Ci occupiamo di assistenza domiciliare, settore in forte crescita e da decenni ampiamente erogato nei Passi Bassi. Qui siamo chiamati a svolgere servizi assistenziali quali igiene della persona, sostegno nel soddisfacimento dei bisogni di base del paziente nel proprio ambiente di vita, ma anche prestazioni più prettamente infermieristiche quali gestione ferite chirurgiche e LdP, somministrazione terapia, cateterismo vescicale.

Al momento non viene riconosciuto il nostro titolo di infermiere a livello legale in quanto non ancora in possesso del livello di lingua richiesto e registrazione al BIG, ma è pienamente valorizzato il nostro bagaglio di conoscenze e competenze infermieristiche acquisiti nella formazione in Italia di cui sistema sanitario italiano può vantare.

E’ una professione che finalmente ci gratifica, viene riconosciuto appieno l’importanza del nostro ruolo, così importante in ogni società: la professione che noi abbiamo scelto e amiamo.

Siamo orgogliosi di far parte di uno dei sistemi sanitari ai primissimi posti in Europa per qualità ed avanguardia, che ci offre possibilità concrete di avanzamento di carriera nel tempo, premia l’impegno, l’onestà e il merito, valori al momento non riconosciuti e per ora ben lontani dall’ottica italiana.

I sacrifici non mancano, ma ci stiamo ritagliando i nostri spazi in una società nuova, così culturalmente diversa ma che ci ha accolti dal primo momento, la quale apprezza i nostri sforzi e comprende le difficoltà, che vede i giovani come risorse riponendo in noi fiducia e speranze.

Un’esperienza di crescita personale (…), che ci apre a nuove realtà, che permette di metterci in gioco e di porre le basi per un futuro, che sappiamo di meritare.

Chiara Saba e Luca Peluso, Infermieri italiani in Olanda

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