Infermieri e turni da 12 ore. In Italia il 70% lo preferirebbe, il 95% di chi lavora nel Servizio 118. Cosa accade nel resto d’Europa?
Sempre più in Europa e nel mondo si sta pensando al passaggio dei turni di lavoro da quelli attuali ai 12 futuri. Il 70% degli Infermieri Italiani è favorevole. La percentuale sale al 95% tra i colleghi dell’Emergenza Urgenza. Indagine della rivista Redacción Médica rivisitata nel nostro Paese da AssoCareInformazione.it.
Qualche perplessità.
Il passaggio ai turni più lunghi può promuovere la produttività e conciliare meglio la vita con l’attività lavorativa, riducendo lo stress e il burnout ad essa correlati. Tuttavia c’è chi è perplesso e suscita ilarità/preoccupazione per tale evenienza.
Cosa accade in Europa?
Come risaputo nei nosocomi pubblici e privati di vari Stati d’Europa (in primis l’Inghilterra, la Germania e il Belgio) ci si sta abituando pian piano alla nuova turnazione di 12 ore (Giorno/Notte) da parte del personale infermieristico e di quello di supporto (OSS). Anche in Spagna ci si sta lentamente adeguando a questo genere di turnazione. In Italia è tipica da tempo (ma non in tutte le regioni) tra gli Infermieri, i Medici, gli Autisti e i Soccorritori dell’Emergenza Territoriale (Servizio 118, Centrale Operativa ET, NUE112).
Aumento produttività e riduzione dello stress lavoro-correlato.
Chi sostiene il passaggio dall’attuale turnistica (6, 7 o 8 ore di giorno; 10, 11 o 12 ore di notte) riferisce che tale evenienza potrebbe ridurre il rischio di stress tra il personale infermieristico, conciliando maggiormente l’attività occupazionale con quella famigliare, attraverso la maggiorazione dei giorni di riposo e il godimento maggiore delle ferie.
Il sondaggio di Redacción Médica e AssoCareInformazione.it.
In un recente sondaggio pubblicato sul sito del portale sanitario spagnolo Redacción Médica, ben il 54% dei partecipanti ha espresso preferenza per l’organizzazione dei turni in due blocchi di 12 ore. In Italia la percentuale sale al 70% per gli Infermieri ospedalieri e al 95% per chi lavora nell’Emergenza Territoriale e nei Pronto Soccorso. E’ quanto emerge da uno studio compiuto tra il 1 gennaio 2023 e il 30 aprile 2023 dall’associazione infermieristica AssoCareInformazione.it. La domanda è stata posta seccamente a 1000 Infermieri, di cui 800 operanti in ambito nosocomiale e 200 operanti tra Servizio 118, le Centrali Operative dell’Emergenza Territoriale e i Pronto Soccorso.
In Spagna il 46% ha detto no a questa opportunità, mentre in Italia il 30% non è favorevole, contro il 5% di negativi tra chi lavora nell’emergenza-urgenza, che già da tempo sperimentano questo tipo di turnistica.
Come accennavamo poco fa, per finire, chi è si è espresso favorevolmente in Spagna e in Italia sul passaggio alle 12 ore ha rimarcato come questa modalità possa consentire di trascorrere meno giornate in ospedale. E ciò grazie al completanto delle ore settimanali in meno tempo e con più riposi. In più, secondo gli intervistati, in 12 ore è possibile seguire meglio i pazienti e programmare più correttamente/coerentemente l’Assistenza e i tempi dell’Assistenza.
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