Infermieri e OSS infuriati: per l’Azienda il cliente ha sempre ragione. Parenti e pazienti possono fare e dire quel che vogliono, nel 2022 già 6-7 aggressioni impunite.
Infermieri e OSS infuriati dopo la decisione di un’Azienda veneta di non intervenire in un grave caso di aggressione da parte di un parente di un assistito.
I colleghi hanno contattato la nostra redazione con la preghiera di divulgare quanto avvenuto.
L’Azienda in pratica ha fatto spallucce all’ennesima richiesta di supporto da parte del personale e anzi ha suggerito di “chiudere un occhio”.
“Arrivano a che ora gli comoda. Gli fai notare che è fuori orario di vista e ti aggrediscono” ci fanno sapere.
L’ultimo caso ha visto un collega fartsi spingere via il carrello della terapia con violenza, tanto da farlo quasi andare a sbattere contro un’altra paziente in carrozzina. Il tutto condito da minacce e frasi irripetibili.
E’ solo l’ultimo di una serie eterogenea di aggressioni, che fanno sapere essere in tutto 6-7 solo quet’anno.
Ma l’Azienda fa orecchie da mercante perchè “il cliente ha sempre ragione”.
“Le regole valgono solo per noi, che se arriviamo due minuti tardi per il traffico ci viene chiesto di renderne conto in amministrazione” continua la nostra fonte.
“Tutti possono fare quel che vogliono. Un paziente non cammina ma tiene il bastone per il ricordo delle camminate ad alta quota. Con quello ha fatto cadere di proposito una Oss per terra. Pensate che sia stato ritirato? Certo che no, lo ha ancora a disposizione come nulla fosse. Non chiediamo di reagire a queste cose, ma almeno di sentirsi tutelati” concludono.
Una situazione estrema che rappresenta però situazioni analoghe che più volte ci sono pervenute e che abbiamo spesso e volentieri denunciato mediaticamente.
Cose su cui riflettere e, speriamo, aprire gli occhi: la dignità del lavoratore e del professionista hanno un inestimabile valore che non dovrebbe mai essere sacrificato. Specialmente non in nome di una retta mensile.