E’ una di quelle storie che si diffondono rapidamente sul web e sui social-network. Wilma Wong, Infermiera americana di origini asiatiche, e Brandon Seminatore, giovane medico tirocinante made in USA, ma italiano di origini, si sono conosciuti 28 anni prima. Lei ha salvato la vita a lui quando era un neonato. Ora i due sono colleghi all’ospedale pediatrico Lucile Packard di Palo Alto in California.
Correva l’anno 1990 e Brandon era appena nato prematuro. Aveva appena 29 settimane quando per complicanze del parto la mamma è stata costretta a metterlo al mondo. L’intervento durò alcune ore. Dell’equipe multidisciplinare che si occupò del parto anche la collega Wong.
Wilma si è ritrovato quel bambino, ormai uomo, 28 anni dopo. Un giovane aspirante medico, Brandon, si è presentato all’Infermiera qualche settimana fa a distanza di qualche ora dall’inizio del suo tirocinio presso l’ospedale californiano. Il suo nome le era familiare.
Wong oggi 54enne ha avuto un sussulto nell’ascoltare quel nome. Brandon è figlio di un agente di polizia ed è originario di San Josè dove vive tutt’ora la famiglia con avi italiani. Lo stupore è aumentato quando il futuro medico le ha espressamente chiesto: “ma tu sei quella Wilma, quella che mi ha salvato la vita? I miei mi parlano spesso di te dicendo che li hai sostenuti e che li hai aiutati a superare ogni paura”.
I genitori di Brandon hanno regalato all’azienda ospedaliera una foto che ritrae la Wong con il braccio il futuro medico. La stessa è stata pubblicata sulla pagina Facebook del Lucile Packard Children’s Hospital Stanford (seguita da ben 280.000 utenti), diventando in poche ore virale negli Stati Uniti d’America e da qualche ora in Europa e nel resto del mondo.