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Infermiera salva bambino con massaggio cardiaco. In 8 minuti riportato alla vita.

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Il bimbo era in arresto cardiaco dopo annegamento. L’infermiera Daniela lo ha rianimato in 8 minuti. Ora è fuori pericolo.

Sono stati otto minuti senza sosta. Facendo il massaggio cardiaco su quel corpicino in difficoltà respiratoria. I minuti spesi nel migliore dei modi, si direbbe. Ora che Ettore, (il nome è di fantasia) di 10 anni è fuori pericolo, anche se è ancora ricoverato in ospedale per gli ultimi controlli.

A salvargli la vita è stata Daniela Bruma, 47 anni, infermiera iscritta all’Ordine Professionale degli infermieri di Padova che domenica si trovava in spiaggia a Rosolina Mare (Rovigo) dove si è sfiorata la tragedia.

Il salvataggio.

«Stavo prendendo il sole con un’amica quando ho sentito che i bagnini chiedevano di portar loro un defibrillatore – spiega Daniela – sono intervenuta subito. Quando sono arrivata ho visto che il piccolo era cianotico e ho cominciato subito il massaggio cardiaco». Ci sono voluti 8 minuti di massaggio senza sosta prima che il piccolo desse i primi segni di vita.

«Solo dopo 8 minuti ha cominciato a sputare acqua e a respirare – dice Daniela – era una situazione complicata. Il bagnino aveva paura e quando gli ho detto che ero un’infermiera si è rilassato. Accanto a me però avevo anche i genitori del piccolo, terrorizzati». Di origine moldava i genitori del bimbo capivano poco l’italiano e non riuscivano quindi fino in fondo a comprendere quali fossero le condizioni del figlio.

«La mamma continuava a svenire accanto a me e risvegliarsi – continua Daniela – io che sono di origine romena ho anche fatto da traduttrice fino all’arrivo di ambulanza ed elisoccorso».

Il sogno dell’incontro.

Il piccolo se l’è vista brutta. Al mare in vacanza con i genitori è scivolato sott’acqua senza riuscire a risalire e quando il papà è riuscito a portarlo a riva di peso era già cianotico, probabilmente in fibrillazione atriale. Insieme a Daniela è intervenuta anche una volontaria della Croce Rossa.

«Mi ha dato subito una mano – racconta Daniela – 15 minuti dopo l’elisoccorso era già arrivato». Daniela, di origini romene fa questo lavoro «da sempre».

«Sì potrei dire da sempre- racconta – volevo farlo fin da quando ero piccola, quando ancora giocavo con le bambole facevo finta di assisterle. Ho cominciato a lavorare in Romania e poi mi sono trasferita qui ma ho sempre continuato a fare il mio lavoro». E per fortuna, visto che Ettore si è salvato solo grazie a lei.

«Mi piacerebbe vederlo e abbracciarlo – dice – vederlo sorridere. Ma sono già contenta che sia fuori pericolo. Mi basta questo. Con me al mare c’era mia figlia Emilia – racconta – ha la stessa età di quel bimbo, ha preso molta paura anche lei. Oggi Emilia ha compiuto 11 anni, ora che sappiamo che Ettore sta bene abbiamo un motivo in più per festeggiare».

Fonte: Corriere.

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