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Infermiera denuncia Centro Diurno fasullo: tutti i pazienti restano a dormire in struttura, ma non possono farlo.

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Infermiera denuncia il caso della struttura dove lavora, un Centro Diurno fasullo: “gli gli anziani, anche se non possono, restano si dormire di notte tra l’indifferenza generale”.

La lamentela arriva da parte di una giovane collega infermiera che si era dapprima sfogata tramite social networks per poi decidere di concederci un’intervista esclusiva.

Gentile Elena cosa puoi dirci della struttura dove lavori?

La mia struttura è ufficialmente un Centro Diurno per anziani con demenza ma anche per anziani soli. Abbiamo un numero variabile dai venti a più di trenta ospiti in base al giorno della settimana e agli impegni di salute dei pazienti (visite o malattie stagionali).

Essendo un Centro Diurno l’attività dovrebbe essere svolta in orario.. diurno! Ci raccontavi invece che questo non è vero.

Esatto. Al piano superiore ci sono delle camere, giustificate in quanto la struttura è di proprietà e gestita da un’associazione di assistenza. E’ quindi possibile che, in casi eccezionali, qualche ospite possa rimanere a dormire e questa condizione è nota ai parenti. I problemi nascono dal fatto che dormono tutti o quasi e che viene spiegato alle famiglie che li rimandiamo a casa solo per il weekend.

Quali sono i problemi che nascono da questa situazione?

I problemi sono tanti: primo di tutto siamo tre infermiere a ruotare sul turno giornaliero, due full time e una part time e nel contratto possiamo lavorare solo in orario diurno (6.00-22.00, ndr). Invece ci chiedono di lavorare la notte e una collega ad esempio ha tanti problemi perchè mamma di un bambino piccolo. La notte rimaniamo con 25 pazienti con un solo operatore, per giunta Assistente di Base. E senza medico, la guardia medica è la stessa per tutto il paese e spesso si assenta per andare a casa dei cittadini. Non abbiamo un carrello di emergenza ma uno zaino, mezzo vuoto. Il sindacato ci ha spiegato che tutto questo è proporzionato ad un centro diurno ma fuori legge per una struttura residenziale. Non ci sentiamo sicure a lavorare, i pazienti sono sempre a rischio.

Per quali motivazioni pensi che sia attuato tutto questo?

Ci siamo ovviamente informate: i costi per accreditarsi e per allestire un centro diurno sono moltissimi meno. La direzione dice che il centro deve riformarsi ma al momento niente si muove e stanno guadagnando tantissimo. Stiamo pensando di rivolgersi alle autorità e non possiamo dire che non lo faremo.

Grazie per l’intervista!

Dott. Marco Tapinassi
Dott. Marco Tapinassi
Vice-Direttore e Giornalista iscritto all'albo. Collaboro con diverse testate e quotidiani online ed ho all'attivo oltre 5000 articoli pubblicati. Studio la lingua albanese, sono un divoratore di serie tv e amo il cinema. Non perdo nemmeno un tè con il mio bianconiglio.
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