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Coronavirus: procedura per la individuazione precoce e la gestione del paziente con sospetta infezione. Medici e Infermieri in prima linea.

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L’AUSL Romagna corre ai ripari e presenta il suo Protocollo con le istruzioni operative per la “Individuazione precoce e gestione del paziente con sospetta infezione Coronavirus”.

La direzione sanitaria dell’Ausl Emilia-Romagna ha pubblicato l’istruzione operativa per l’individuazione precoce e gestione del paziente con sospetta infezione da nuovo Coronavirus (d’ora in poi chiamato: 2019_nCoV). Medici, Infermieri, Professioni Sanitarie e OSS chiamati a rispettare le norme indicate nel documento.

Ecco il documento ufficiale dell’AUSL Romagna: Istruzione Operativa Coronavirus.

Cosa dice la procedura.

Lo scopo, oltre a quello dell’identificazione precoce dei pazienti con sospetta infezione, è quello di attivare un percorso assistenziale territoriale e/o ospedaliero atto a ridurne la mortalità e la trasmissione interumana e ad assicurare l’assolvimento degli obblighi di segnalazione di caso ai fini epidemiologici si legge quanto segue:

  • il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei;
  • i sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse;
  • le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia.

Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.

Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019- nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Nei giorni successivi sono stati rilevati casi con storia di viaggi a Wuhan in altre aree della Cina, come Pechino, Guangdong e Shanghai.

Seppur il bilancio sia in continuo aggiornamento in data 01.02.20 sono stati confermati 11953 casi di cui 11821 in Cina e 132 in 23 paesi al di fuori della Cina, compresi due casi in Italia.

Al momento la mortalità del 2019 nCov si attesta attorno al 2% in Cina.

L’OMS ha confermato che è stata dimostrata trasmissione da persona a persona e si sono verificati casi fra il personale sanitario, per cui raccomanda di adottare le precauzioni per la trasmissione per droplet e per contatto.

In data 31.01.20 l’OMS ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale.

Precauzioni all’aeroporto di Fiumicino e numero verde specifico.

In Italia, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.

Il 20 gennaio 2020 è stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) che dovranno transitare nel canale sanitario, attivando gli scanner termometrici. I casi eventualmente positivi saranno sottoposti agli ulteriori controlli del caso ed eventualmente a isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio.

Il Ministero della Salute ha istituito un numero telefonico specifico di pubblica utilità: 1500.

Tale numero verde su specifica indicazione ministeriale è il punto di riferimento per i viaggiatori al rientro dalle aree a rischio per 2019_nCoV per informazioni e qualora dovessero manifestare sintomi sospetti entro 14 giorni dal rientro in Italia.

Tale numero è in collegamento con un numero di riferimento regionale per segnalare eventuali casi sospetti che dovessero essere da loro intercettati o altre esigenze di raccordo tra Ministero e Regione.

In data 31.01.20 sono stati confermati due casi nel territorio Italiano, anch’essi provenienti dalla provincia di Hubei. L’italia nello stesso giorno ha bloccato il traffico aereo da e per la Cina.

Al momento non sono disponibili nè terapie antivirali specifiche nè vaccini.

Definizione di caso di infezione da Coronavirus.

Si legge sull’Istruzione che la definizione di caso si basa sulle informazioni attualmente disponibili e può essere rivista in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili.

Caso sospetto.

  • Una persona con Infezione respiratoria acuta grave – SARI – (febbre, tosse e che ha richiesto il ricovero in ospedale), e senza un’altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica e almeno una delle seguenti condizioni: storia di viaggi o residenza in aree a rischio della Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure il paziente è un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi ad eziologia sconosciuta.
  • Una persona con malattia respiratoria acuta e almeno una delle seguenti condizioni: contatto stretto (1) con un caso probabile o confermato di infezione da nCoV nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure
    ha lavorato o frequentato una struttura sanitaria nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni nosocomiali da 2019-nCov.

Un caso sospetto il cui risultato del test per 2019-nCoV è dubbio utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per 2019-nCoV o è positivo utilizzando un test pancoronavirus.

(1) per contatto a rischio (contatto stretto) si intende:

  • esposizione associata all’assistenza sanitaria, compresa la fornitura di cure dirette ai pazienti 2019 nCoV, o la permanenza nello stesso ambiente di pazienti confermati con nCoV;
  • viaggio insieme ad un paziente nCoV in qualsiasi tipo di trasporto;
  • coabitazione con un paziente nCoV.

Caso confermato.

Una persona con conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da 2019-nCoV, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Istruzione operativa completa.

Nell’istruzione operativa per l’individuazione precoce e gestione del paziente con sospetta infezione da nuovo Coronavirus che trovate allegata nella sua versione completa, potete trovare quanto segue:

  • Indicazioni in caso di contatto con pazienti con sospetta infezione da 2019 ncov da parte di mmg, pls, mca;
  • Indicazioni in caso di chiamata al 118 di pazienti con sospetta infezione da 2019 ncov;
  • Indicazioni in caso di accesso in pronto soccorso di paziente con sospetta infezione da 2019 ncov;
  • Raccolta e invio di campioni biologici per la diagnosi di laboratorio di 2019 ncov;
  • Assistenza domiciliare per i pazienti con sospetta infezione da 2019 ncov;
  • Misure per l’adozione di precauzioni di isolamento nell’assistenza a pazienti con sospetta/accertata infezione da 2019 ncov;
  • Gestione dei pazienti ricoverati per sospetta/accertata infezione da 2019 ncov;
  • Segnalazione.

Tutti i Professionisti della Salute devono attenersi a queste disposizioni.

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