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Incentivi di 50 euro all’ora per Infermieri impegnati per vaccinazione Covid. Aumenti per Professioni Sanitarie, Ostetriche ed OSS.

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Arrivano aumenti in busta paga per Professioni Sanitarie, Ostetriche e OSS, mentre gli Infermieri impegnati per la vaccinazione anti-Covid potranno fregiarsi di 50 euro all’ora in più. Verranno assunti 15.000 Medici, Infermieri e Assistenti Sanitari per vaccino.

Il Parlamento italiano in occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio 2021 ha approvato una serie di emendamenti e risoluzioni quasi tutti rivenienti dall’alveo della maggioranza di Governo e ascrivibili all’area di interesse del Servizio Sanitario Nazionale. Arrivano aumenti per Professioni Sanitarie, Ostetriche e OSS, mentre gli Infermieri impegnati nella Campagna di Vaccinazione anti-Covid potranno fregiarsi di ben 50 euro orari in più.

Tra le novità vi sono anche impegni economici per le famiglie. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche apportate alla Finanziaria. Previste anche assunzioni per 15.000 Medici, Infermieri e Assistenti Sanitari impegnati nella suddetta vaccinazione.

Per prima cosa l’emendamento 66.13 a firma Manzo (M5S): modifica il comma 1, sostituendo la lettera b) ed elevando da 7 a 10 giorni la durata, per il 2021, del congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente, già prorogato per il 2021 dal medesimo articolo 66. Sostituisce inoltre il comma 2, prevedendo che alla copertura degli oneri derivanti dalla norma, valutati in 151,6 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede, quanto a 106,1 milioni di euro per l’anno 2021, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo assegno universale e servizi alla famiglia, come rifinanziata dal disegno di legge in esame.

Poi vi è l’Emendamento 74.026 a firma Delrio, Manzo, Del Barba, Pastorino, Garavaglia, Trancassini, Mandelli, Tabacci, che aggiunge l’articolo 74-bis diretto a prevedere che ai dipendenti delle aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale appartenenti alle professioni sanitarie della riabilitazione, della prevenzione, tecnico-sanitarie e di ostetrica, alla professione di assistente sociale nonché agli operatori sociosanitari, al fine di valorizzare l’apporto delle competenze e dello specifico ruolo nelle attività finalizzate alla tutela del malato e alla promozione della salute, sia riconosciuta, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-2021 relativa al comparto sanità, nei limiti dell’importo complessivo annuo lordo di 100 milioni di euro, un’indennità di tutela del malato e promozione della salute, da riconoscere con decorrenza dal 1 gennaio 2021 quale parte del trattamento economico fondamentale.

Ancora vi è l’emendamento 80.036, presentato dai capigruppo della Bilancio (Ubaldo Pagano, Garavaglia, Manzo, Trancassini, Tabacci, Pastorino, Del Barba, Mandelli), che disciplina l’adozione del piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2.

Vengono inseriti in manovra anche i finanziamenti per i bandi del commissario Arcuri per l’assunzione di 3mila medici e 12 mila infermieri e assistenti sanitari da impiegare per la campagna vaccinale. il Commissario straordinario è autorizzato in ogni momento a modificare il numero massimo di medici nonché quello di infermieri ed assistenti sanitari che possono essere assunti per la stipula di contratti a tempo determinato per medici, infermieri e assistenti sanitari. Si spiega poi che, in ogni caso, i rapporti di lavoro istaurati con questi contratti non daranno diritto all’accesso ai ruoli del Servizio sanitario regionale, né all’instaurazione di un rapporto di lavoro di qualunque natura con lo stesso.

Qualora il numero dei professionisti sanitari coinvolti non risulti sufficiente a soddisfare le esigenze di somministrazione dei vaccini anti Sars-CoV-2 su tutto il territorio nazionale, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, anche in deroga ai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa del personale, e sino alla concorrenza dell’importo massimo complessivo di 100 milioni di euro, potranno ricorrere per il personale medico alle prestazioni aggiuntive del Ccnl 2016-2018 della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie dipendenti del Servizio sanitario nazionale, per le quali la tariffa oraria fissata dall’articolo 24, comma 6, del medesimo Ccnl, in deroga alla contrattazione, è aumentata, da 60 euro a 80 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione, nonché per il personale infermieristico e gli assistenti sanitari alle prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 6, comma 1, lettera d), del Ccnl 2016-2018 del personale del comparto sanità dipendente del Servizio sanitario nazionale con un aumento della tariffa oraria a 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione.

Restano ferme le disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive con particolare riferimento ai volumi di prestazioni erogabili nonché all’orario massimo di lavoro e ai prescritti riposi. I predetti incrementi operano solo con riferimento alle prestazioni aggiuntive rese e rendicontate per le attività previste dal presente articolo, restando fermi i valori tariffari vigenti per le restanti attività.

Stanziati 25 milioni per medici di famiglia per l’indennità del personale infermieristico operante presso i loro studi e 10 milioni per la stessa finalità ai pediatri di libera scelta.

Il comma 15, prevede che la vaccinazione Covid si possa effettuare anche nelle farmacie “tenuto conto delle recenti iniziative nei paesi dell’Unione europea finalizzate alla valorizzazione del ruolo delle farmacie nelle azioni di contrasto e di prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2”.

Da qui la decisione di consentire, “in via sperimentale per l’anno 2021, la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato, eventualmente anche a seguito della fornitura da parte delle aziende sanitarie locali, secondo specifici accordi stipulati con le organizzazioni sindacali rappresentative delle farmacie, sentito il competente ordine professionale”.

Il contributo ordinario statale in favore dell’Iss viene incrementato di 11.233.600 euro per il 2021, di 15.233.600 euro per il 2022 e di 19.233.600 milioni di euro a decorrere dal 2023.

Con Decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, vengono poi individuate ulteriori risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero della Salute che potranno essere utilizzate per integrare il contributo ordinario statale destinato all’Iss.

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