Scende in campo la segreteria regionale del sindacato infermieristico che parla di un recente incontro con l’assessore Saccardi.
“Nel sistema sanitario toscano mancano oltre 2.100 unità tra infermieri e operatori socio sanitari: serve una programmazione regionale di lungo periodo per incrementare le assunzioni”. A lanciare l’allarme è Giampaolo Giannoni, segretario regionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, a pochi giorni da un incontro con l’assessore alla sanità Stefania Saccardi.
“In Toscana il rapporto tra infermieri e pazienti è di 1 a 12 – sottolinea Giannoni – una media che ci pone ben al di sopra di quella europea e sopra quella considerata ideale, pari a un infermiere ogni 7 pazienti”.
Le carenze più pesanti si verificano all’ospedale di Careggi (Firenze), dove si registra un rapporto infermiere/paziente di 1 a 14, e nell’area di Pisa.
“A Careggi siamo sotto di organico per 200 infermieri e 300 oss, mentre nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa mancano 90 infermieri e 300 operatori socio sanitari”.
Sempre nell’area corrispondente all’ex Asl di Pisa sarebbero necessari altri 40 Infermieri e 60 Oss. Stesse cifre per l’ex Asl di Lucca e quella di Prato.
Non va molto meglio nell’area dell’ex Asl 10, attualmente Toscana Centro, dove il rapporto infermiere/pazienti oscilla tra 1 a 9 dell’Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, dove comunque sarebbero necessari 10 infermieri e 30 oss, e l’1 a 13 dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, dove le carenze sono di 30 e 50 unità rispettivamente sotto il profilo di infermieri e operatori. Al San Giovanni di Dio sarebbero necessari 20 infermieri e 50 oss, mentre a Ponte a Niccheri ne servirebbero rispettivamente 25 e 50. E’ sotto di 50 unità complessivamente anche l’ex Asl 11 di Empoli, così come l’area di Pistoia.
I dati aggregati dell’Asl Toscana Sud Est (province di Arezzo, Siena e Grosseto) parlano invece di un rapporto medio di un infermiere ogni 12 pazienti e di una carenza di 200 infermieri e 300 operatori socio sanitari.