Ecco i 5 momenti per una corretta igiene delle mani. Medici, Infermieri, Professioni Sanitarie e OSS i veri untori.
Tra i più disparati rischi annessi all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, quello infettivo, occupa un posto basilare in funzione delle dimensioni del rischio, della complessità dei determinanti e del trend epidemiologico, ahimè, in aumento. Provocano un prolungamento della durata di degenza, un aumento della resistenza dei microrganismi agli antibiotici, un carico economico supplementare per i sistemi sanitari, per i pazienti e le loro famiglie ed una significativa mortalità in eccesso.
Il lavaggio delle mani è un intervento fondamentale per la prevenzione delle infezioni. Molti studi hanno (infatti) evidenziato che il 15-30% delle infezioni nosocomiali possono essere prevenute con una accurata igiene.
Tale igiene si può facilmente ottenere con: lavaggio con acqua e sapone, frizione con gel idroalcolico o lavaggio con acqua ed antisettico.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario non indossare: anelli, monili, braccialetti, unghie artificiali poiché contribuiscono sensibilmente ad un incremento dei germi.
Le motivazioni di questa ridotta adesione al protocollo sono da attribuirsi al carico di lavoro, alla mancanza di tempo e ad alcuni disturbi della cute secondari al lavaggio frequente delle mani, come secchezza ed irritazione.
Sono 5 i momenti in cui gli operatori sanitari dovrebbero sempre lavare le mani con acqua e sapone:
- prima di toccare un paziente;
- prima di dar inizio ad una qualsiasi procedura di pulizia o asepsi;
- dopo aver visitato un paziente;
- dopo aver toccato oggetti nelle vicinanze del paziente;
- dopo l’esser venuti a contatto con fluidi biologici e secrezioni corporee.
Il lavaggio delle mani si deve eseguirecon modalità e prodotti diversi secondo le mansioni che si devono svolgere:
- il lavaggio sociale con acqua e sapone si esegue prima di manipolare farmaci, preparare o servire alimenti;
- il lavaggio antisettico (con acqua e antisettico) o la frizione alcolica si effettua prima e dopo il contatto con il paziente;
- il lavaggio chirurgico prima delle varie procedure chirurgiche
La partecipazione alla pratica può essere valutata direttamente o indirettamente. Tra i metodi diretti vi è l’osservazione tra i vari operatori, tra i metodi indiretti vi è il monitoraggio del consumo dei gel idroalcolico.
La consapevolezza degli operatori sanitari e socio-sanitari sui benefici che derivano dall’igiene delle mani è un obiettivo da perseguire.
Solo se gli operatori conferiscono a questa pratica il giusto valore affibbiato dalla letteratura, si può migliorare e prevenire così il rischio infettivo.