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Gli stipendi degli Infermieri Italiani sono sempre più da morti di fame, altro che nababbi.

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Rita Santoro (Nursing Up): “gli stipendi degli Infermieri Italiani sono sempre più da morti di fame, altro che nababbi”.

Egr. Direttore,

l’articolo è fortemente fuori dalla realtà, la stragrande maggioranza degli infermieri non si rispecchia in ciò che scrivete.

Parlare di media, senza contare gli appartenenti alla categoria degli infermieri, meno remunerata è discutibile.

Abbiamo infermieri, da anni, impegnati con società esternalizzate, anche negli ospedali pubblici, che se arrivano a nove euro e quaranta l’ora, se pagati regolarmente, si debbono considerare fortunati.

Possiamo studiare, avere titoli su titoli, ma solo pochi verranno onorati da un avanzamento.
Addirittura, io stessa, ho dovuto consigliare di tenere un profilo basso, se un professionista sanitario del comparto, ambisce al ritorno nella terra d’origine prima o poi. Sto parlando del celebrato sistema premiante!

Ho colleghi che, nonostante le organizzazioni mediche che ci vorrebbero, ancora, con strumenti vetusti, sanno posizionare accessi venosi avanzati. I picc vengono inseriti con l’aiuto di un ecografo, che non fa’ diagnosi in questo caso, ma semeiotica. Ci indica dov’è la vena.

Il alcune regioni questi colleghi acquisivano la fascia DS, ma anche pochi soldi in più, ma ciò non succede in tutte le regioni.

Quindi, con la fascia “DS” NON si potrebbe partecipare ai bandi di mobilità, dal momento che li facevano solo per gli appartenenti alla fascia D e non si può tornare indietro.

Ancora, ho colleghi, infermeri, assunti con contratto garanzia giovani, contratti che non garantivano nulla! I colleghi percepivano uno o due euro l’ora! Se facciamo una media con quei pochi elementi, tra i dirigenti, che ha diritto a quattro Milà euro al mese, da voi citati, i colleghi con il progetto di pseudo avviamento al lavoro, avrebbero gioito come non mai, …ma la media, nella realtà non funziona come scrivete.

Lo stesso ISTAT, che quando conteggia i dati, pudicamente ci inserisce in un calderone variegato, al massimo scrive di uno stipendio annuo tra i 31.000 e i 34.000 euro.

Però vi posso anche capire, vatta eccezione del periodo del lockdown da Covid, il personale infermieristico, non era argomento di articoli, né di studi.

Gli stessi moduli ISTAT, in caso di decesso di un essere umano, chiedono molte cose, ma nulla sul tipo di lavoro! Avete mai visto uno di quei moduli?

Il deceduto ha avuto un incidente stradale, ma com’è successo? Era smontante dal lavoro, da un turno di notte?

Se fosse stato stato diabetico, che influenza poteva aver avuto il tipo di lavoro?

Curioso è guardare le statistiche ISTAT, durante il lockdown, dove era concesso a pochi muoversi!

Molti celebrarono la diminuzione del 50% degli incidenti stradali, ma fu vera gloria?!

Chi erano quelle persone? A quale categoria di lavoratori appartenevano? È possibile che non se lo sia mai chiesto nessuno?

Forse è per questo che ci irritiamo quando leggiamo articoli come il vostro, privi di evidenze e fonti reali.

Comunque fosse la realtà, fateci sapere dove si firma, saremmo in tanti ad accettare.
Scusate la forma, ma sono con il telefono, in uno dei rari momenti di pausa.

Cordialmente

Coordinamento regionale Nursing Up Lazio

Dott.ssa Laura Rita Santoro

L’articolo incriminato è questo:

Quanto guadagna un infermiere in Italia? Ecco lo stipendio percepito ogni mese LINK

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