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Gli OSS diventano Infermieri in Veneto grazie ad una delibera della Regione. Ed è polemica.

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E’ polemica dopo la decisione della giunta regionale del Veneto di approvare la delibera n. 305/2021 che trasforma, grazie a 300 ore di lezioni in Fad e tirocinio, di fatto gli Operatori Socio Sanitari in Infermieri, ovviando alle normative nazionali e mettendo in pericolo gli assistiti.

Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, l’ha presentata come la risoluzione alla carenza cronica di Infermieri, soprattutto nelle RSA, RSSA e nelle Case di Riposo. Si tratta della Delibera della G.R. n. 305 del 16 marzo 2021, con cui si istituisce un percorso di “Formazione complementare in assistenza sanitaria” destinato prioritariamente agli OSS già formati e al lavoro in strutture territoriali per anziani e disabili.

Ecco la delibera della discordia: LINK.

Le proteste dell’On. Stefania Mammì.

OSS figura da valorizzare a livello nazionale. La delibera di Zaia banalizza il loro percorso durato decenni.

Delibera approvata dalla Giunta all’unanimità.

La Delibera è passata all’unanimità con i voti di tutti gli esponenti del centro-destra ed è salita presto agli onori delle cronache in quanto con tale decisione si passano le competenze degli Infermieri agli Operatori Socio Sanitari con la scusa dell’emergenza (manca il personale infermieristico nelle strutture residenziali e semi-residenziali di natura socio-sanitaria e socio-assistenziale).

In altre parole Zaia fa questo tipo di ragionamento: “mancano gli Infermieri, prepariamo gli OSS e li mettiamo al loro posto, tanto chi ci dirà che è sbagliato?”.

Nelle strutture dedicate agli anziani e ai disabili, con l’avvento della Pandemia da Covid-19, gli Infermieri sono andati via con la speranza di trovare contratti e condizioni di lavoro migliori nel Servizio Sanitario Pubblico, grazie a concorsi, mobilità e avvisi pubblici spinti dall’emergenza. Per cui queste strutture si sono trovate immediatamente carenti di personale infermieristico e in qualche modo hanno dovuto fare per garantire l’assistenza sanitaria ai loro Pazienti, anche contravvenendo spesso alle normative in merito e attribuendo agli OSS responsabilità non consone al loro Profilo.

Profilo Professionale dell’OSS. Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Ambiti di lavoro e competenze.

Qualche giorno fa il colpo di spugna in Veneto: gli OSS ora possono svolge le attività degli Infermieri. Apriti cielo! Polemiche a non finire, soprattutto da parte del mondo infermieristico che ha paura per la salute degli assistiti.

Cosa prevede il corso di Formazione proposto dalla Regione Veneto agli OSS?

A quanto si è appreso Il Corso avrà durata di circa 300 ore, con lezioni in FAD e tirocinio.

Gli OSS avrebbero una formazione specifica complementare che permetterebbe loro di acquisire “abilità” nell’ambito di situazioni di bassa discrezionalità decisionale ed elevata standardizzazione, svolte in applicazione di specifici protocolli/procedure operative predisposte dalle strutture sanitarie e sociosanitarie al fine di assicurare adeguati livelli di integrazione con il personale infermieristico e sanitario e garantire la sicurezza degli assistiti.

Se andiamo ad analizzare l’Accordo Stato Regioni del 2001 (il Profilo dell’OSS) e successive implementazioni l’OSS già in autonomia possono integrarsi all’assistenza nelle cosiddette attività di auto-cura del Paziente e là dove l’assistenza infermieristica non può essere garantita perennemente e in maniera continuativa.

Sintesi del Corso di formazione complementare per gli OSS veneti.

Ecco le nuove attività degli OSS con Formazione Complementare (OSS-FC):

  • Assistito con nutrizione enterale.
  1. Somministra la nutrizione enterale secondo prescrizione e previa verifica da parte dell’infermiere del corretto posizionamento del dispositivo (SNG, PEG, PEJ);
  2. Effettua la medicazione della gastrostomia stabilizzata.
  3. Rileva, registra e segnala alterazioni della cute peristomale.
  4. Sorveglia l’assistito, rileva e segnala la comparsa di alterazioni
  • Assistito con tracheostomia.
  1. Effettua l’aspirazione delle secrezioni oro-faringee, naso-faringee.
  2. Effettua l’aspirazione delle secrezioni dell’assistito con tracheostomia stabilizzata.
  3. Effettua, in assistiti clinicamente stabili, la medicazione della tracheostomia, non di recente confezionamento, e la pulizia della cannula tracheostomica.
  4. Rileva, registra e segnala alterazioni della cute peristomale.
  5. Sorveglia l’assistito, rileva e segnala la comparsa di alterazioni.
  • Assistito con enterostomia.
  1. Effettua la cura e pulizia dello stoma.
  2. Effettua la sostituzione del sistema di raccolta.
  3. Rileva, registra e segnala alterazioni della cute peristomale.
  4. Sorveglia l’assistito, rileva e segnala la comparsa di alterazioni.
  5. Assistito con fragilità cutanea.
  6. Applica interventi appropriati per la cura dell’integrità cutanea e la prevenzione di lesioni da lacerazione
  • Assistito a rischio di Lesioni da Pressione.
  1. Applica interventi appropriati per la prevenzione delle Lesioni da Pressione.
  2. Rileva, registra e segnala alterazioni cutanee nelle zone a rischio di compressione.
  • Sicurezza dell’assistito.
  1. Svolge attività finalizzate alla mobilizzazione in sicurezza dell’assistito e alla prevenzione delle cadute.
  2. Collabora all’adeguamento dell’ambiente in relazione allo stato funzionale dell’assistito.
  3. Affianca e supporta l’assistito nell’utilizzo corretto degli ausili per la deambulazione.
  • Prevenzione delle infezioni.
  1. Applica precauzioni per ridurre il rischio di trasmissione delle infezioni.
  2. Relazione con assistiti anziani con deficit cognitivi/sensoriali.
  3. Applica strategie per favorire la relazione con assistiti con disturbi sensoriali.
  4. Applica strategie per favorire la relazione con assistiti con deficit cognitivi (memoria, attenzione, linguaggio).
  • Cure di fine vita.
  1. Collabora con l’equipe nelle cure di fine vita.
  2. Effettua interventi di comfort per l’assistito.
  • Rilevazione dolore, parametri e funzioni.
  1. Rileva, registra e segnala sede, caratteristiche e grado del dolore, anche in assistiti con problematiche comportamentali e comunicative, applicando scale di valutazione validate (esempio PAINAD e NOPPAIN).
  2. Rileva con dispositivi elettromedicali o sfigmomanometro, registra e segnala i valori di pressione arteriosa.
  • Esegue e registra ECG.
  1. Rileva, registra e segnala la glicemia mediante glucometro.

All’OSS vietato eseguire ECG, ma può aiutare l’Infermiere.

  1. Somministra farmaci per via orale e sublinguale, anche in assistiti con disfagia.
  2. Somministra farmaci tramite SNG, PEG, PEJ previa verifica da parte dell’infermiere del corretto posizionamento del dispositivo.
  3. Somministra farmaci per via topica: transdermica, cutanea, otologica, oftalmica, nasale.
  4. Somministra farmaci per via inalatoria: inalatori, spray, nebulizzatori Somministra farmaci per via vaginale: ovuli, lavande.
  5. Somministra farmaci per via rettale: supposte, enteroclisma.
  6. Somministra farmaci per via intramuscolare, sottocutanea.
  7. Rileva e segnala la comparsa di anomalie, alterazioni, complicanze.

Oss, vietata somministrazione terapia: si rischia la galera. Pene anche per l’Infermiere.

  • Sorveglianza delle infusioni.
  1. Sorveglia il mantenimento della velocità di infusione come prescritta e impostata dall’infermiere.
  2. Rileva e segnala anomalie, alterazioni cutanee, interruzioni di flusso, dislocazione del dispositivo.
  3. Somministrazione ossigenoterapia e rilevazione saturazione.
  4. Somministra ossigenoterapia rispettando tempi e dosaggio di flusso prescritto.
  5. Posiziona i presidi: cannule nasali, maschera facciale semplice e maschera di Venturi utilizzando appropriate modalità di umidificazione e verifica il corretto posizionamento dei dispositivi.
  6. Mantiene in sicurezza l’assistito e l’ambiente.
  7. Rileva mediante sensore/pulsossimetro la saturazione di ossigeno (SaO2) Osserva l’assistito, rileva e segnala eventuali alterazioni.

In pratica può fare tranquillamente l’Infermiere! Senza parole…

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