Le RSA italiane lanciano l’allarme: assumere Infermieri Ucraini è proibitivo, perché manca loro lo status di rifugiati.
Le RSA italiane lanciano l’allarme dopo le polemiche legate all’assunzione di personale sanitario proveniente dall’Ucraina in guerra: “impossibile assumere personale perché sul passaporto europeo manca lo status di rifugiato”.
Come al solito la politica italiana fa i casini e poi la burocrazia cerca di mettere ancor più aziende e cittadini in difficoltà. Accade anche per i sanitari di origine ucraina, scappati dalla guerra voluta dalla Russia e in procinto di essere inseriti nel Sistema Sanitario Nazionale pubblico e privato grazie ad un apposito Decreto, che ora fa acqua da tutte le parti.
Il primo a scendere in campo è Maurizio De Scalzi, coordinatore del comitato dei gestori di Rsa a Pistoia, che su La Nazione ha chiarito come sia impossibile ad oggi assumere personale infermieristico. Le Residenze Sanitarie Assistenziali toscane e italiane, come noto, sono in crisi di Infermieri da almeno due anni, ovvero da quando è iniziata la Pandemia Covid (ancora in atto) e non riescono a soddisfare a pieno i bisogni di salute dei loro ospiti.
Un aiuto poteva arrivare dagli Infermieri Ucraini, ma al momento non è possibile assumerli. E lo spiega bene De Scalzi: “nel caso dei profughi ucraini l’iter di assunzione prevede come requisito il possesso del passaporto europeo con indicato lo status di rifugiato, ma nessuno pare sapere come gli ucraini possano ottenerlo, rendendo impossibili le assunzioni”.
Incredibile, ma vero!
[…] Gli Infermieri Ucraini non possono essere assunti in Italia: l’allarme arriva dalle RSA. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]