Ci scrive Giuseppe Agostino (Infermiere): “perché si parla solo di Contratto pubblico? E noi del privato siamo stati dimenticati?”.
Buongiorno Direttore,
mi presento, sono Giuseppe Agostino, un infermiere che lavora nella sanità privata da circa 8 anni. Vi scrivo poiché in questi giorni sono stati scritti tanti articoli sul rinnovo CCNL sanità pubblica, vorrei capire perché in Italia si fa sempre questa differenza tra sanità pubblica e privata.
Adesso i colleghi che lavorano in sanità pubblica hanno ricevuto giustamente un rinnovo del CCNL, ma vorrei denunciare invece il fatto che tutti quei professionisti che lavorano nel privato non vengono considerati!!
Anche noi siamo professionisti della salute, lavoriamo nel settore sanità, ma di miglioramenti economici neanche l’ombra.
Dobbiamo quindi abbandonare la sanità privata?
Perché non si crea una categoria unica invece che separare così i professionisti?
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Giuseppe Agostino, Infermiere
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Carissimo Giuseppe,
purtroppo la questione contrattazione nazionale è assai complessa e lo è di più nell’ambito privato, dove esistono una miriade di CCNL completamente differenti tra loro. I sindaci da tempo stanno cercando di unificare tutti i contratti dell’ambito privato, ma finora non ci sono riusciti. L’obiettivo finale è quello di fare un unico Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per tutti i dipendenti, sia del pubblico, sia del privato. Al momento, tuttavia, non vi è possibilità alcuna di raggiungere questo traguardo nel breve periodo, ma mai perdere la speranza. Sarebbe già un ottimo risultato parificare tutti quelli privati. Continua a seguirci e buon lavoro.
Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it