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venerdì, Marzo 29, 2024
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Giovane Infermiere salva paziente dal soffocamento: richiamato in direzione e denunciato dai parenti.

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E’ una storia assurda, ma reale, che fa emergere chiaramente la predilezione delle direzioni di RSA a proteggere i familiari e non gli operatori.

Un giovane infermiere salva la vita ad un’ospite della sua RSA. Non solo non riceve nemmeno un ringraziamento ma viene anche richiamato in direzione dai familiari. Una storia assurda che ci racconta di come sta cambiando il mondo della sanità!

Pubblichiamo la lettera del giovane Nicola, infermiere della provincia di Firenze che ci racconta un episodio tragicomico che trova elementi comuni con tante esperienze di ognuno di noi.

Gentile Redazione di AssoCareNews.it,

in questa lettera vi racconto cosa mi è successo qualche mese fa.

Si è svolto tutto in una struttura sanitaria per anziani nella provincia di Firenze, dove ho lavorato fino a dopo befana.

In struttura la cucina è interna e si mangia molto bene. Non è la solita cucina ospedaliera, lì gli ospiti mangiano molto bene.

Quel giorno c’era la cotoletta fritta e mentre stavo dando la terapia mi chiama un’operatrice dicendomi che una signora stava soffocando. Lascio ovviamente tutto e corro da lei, attraverso la sala da pranzo.

Era già di colore viola e si portava le mani alla gola cercando di tossire.

Le pratico subito la manovra di Heimlich. Un colpo, due colpi, tre colpi e lei sputa un pezzo di carne.

Che detto fra noi era pure enorme. Nel soccorrerla (era pure in carrozzina, non proprio comodo) avevo urtato il tavolo e fatto cadere il vino, anche sui suoi vestiti.

Lei si è ripresa e tutto sembrava finito per il meglio.

Al pomeriggio però i parenti si sono lamentati con la direzione (nessuno è infermiere o medico) del fatto che sua madre aveva vino ovunque a causa dell’infermiere che era andato a vedere come stava.

La signora ha detto che le era andato di traverso e che l’avevo aiutata.

La direzione ovviamente mi ha convocato con i parenti presenti e detto di fare più attenzione.

Ho chiesto se fosse uno scherzo e che le avevo salvato la vita e mi è stato dato dell’esagerato.

Più tardi poi mi hanno richiamato e rivelato che avevano dovuto fare tutta quella scenetta perchè il cliente ha sempre ragione.

Io sono stato zitto ma ora che non ci lavoro più ho voluto raccontarvi questa cosa per dire che finchè nelle strutture penseranno soltanto al soldo, lavorarci farà sempre schifo.

Anche a livello di soddisfazione personale.

Nicola, infermiere

****

Caro Nicola,

grazie della tua condivisione e complimenti per l’ottima riuscita della manovra, deve essere stata una bellissima soddisfazione!

Per il resto non te la prendere e non perdere la fiducia: se è vero che le strutture private devono in ogni caso rientrare in un bilancio, la dimensione umana non sempre è in vendita ed esistono tanti esempi di ottimi ambienti lavorativi.

Speriamo in una splendida carriera per te!

Marco Tapinassi – Vice Direttore Assocarenews.it

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