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Giorgione (UIL Fpl): “oggi con CGIL e Cisl a Foggia per chiedere premio Covid ad Asl e Sanitaservice”.

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Gino Giorgione (UIL Fpl): “oggi con CGIL e Cisl a Foggia per chiedere premio Covid ad Asl e Sanitaservice; diritto sacrosanto dei lavoratori.

“Oggi siamo stati a Foggia per la manifestazione di protesta presso il piazzale antistante la direzione generale ASL FG. Nonostante l’incontro tenutosi qualche giorno fa con il Direttore Generale Antonio Nigri e l’amministratore Unico di SANITASERVICE ASLFG Massimo Russo, registriamo, ad oggi nessuno sviluppo positivo in merito alla vertenza del riconoscimento premio COVID”. È quanto dichiara Gino Giorgione, segretario provinciale UIL Fpl di Foggia.

“Le Segreterie territoriali tutte unite per dimostrare a chi di competenza, compresa la politica e che non faremo sconti a nessuno per salvaguardare il Protocollo sottoscritto dalle Segreterie regionali e per rivendicare la DGR che prevedeva la corresponsione del premio COVID ai lavoratori della Sanitaservice entro il 31 gennaio 2023” – aggiunge l’esponente della UIL.

Dallo scorso 31 gennaio Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie, Soccorritori ed altre figure professionali aspettano il loro premio Covid; sono gli operatori sanitari di Asl e Sanitaservice che questa mattina hanno protestato davanti alla direzione generale dell’Asl per chiedere appunto chiarimenti in merito al forte ritardo nell’erogazione di quello che è un loro diritto.

Un diritto di decine di operatori definiti nei tre anni di Pandemia. Eroi o angeli? Un diritto previsto da un accordo stipulato tra sindacati e Regione Puglia che sarebbe dovuto essere erogato entro il 31 gennaio scorso.

A distanza di tre anni, cioè dalla sottoscrizione del primo protocollo regionale con le rispettive segreterie di categoria CGL, Cisl e Uil, con Regione, Assessore alla Sanità e direttore del Dipartimento della Salute dove avevamo stabilito tutti i criteri. Ad oggi, dopo tre anni, sostanzialmente i lavoratori non si vedono ancora riconosciuto quanto dovuto.

L’accordo era chiaro, cioè a chi stava dietro l’urgenza e l’emergenza rientrava direttamente nella fascia e quindi il calcolo viene facile.

La differenza è che Foggia, rispetto agli altri territori, ha internalizzato tutti i servizi e quindi i numeri della Capitanata in pratica sono molto più più alti rispetto agli altri territori.

Una mancata erogazione che pare si stia verificando solo in provincia di Foggia, che starebbe intaccando una platea vasta di operatori sanitari che hanno dedicato il loro tempo e la loro professionalità in corsie o strutture sanitarie, rischiando la salute a causa proprio dell’emergenza e della pandemia. Dalla direzione generale dell’Asl, i sindacati, che in modo unanime hanno chiesto spiegazioni, avrebbero ottenuto solo nuovi dubbi e incertezze.

È quanto spiegano dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL.

“La direzione dell’Asl di Foggia, unitamente alla Sanitaservice, ci dice che le risorse devono essere quelle regionali. Ovviamente Foggia non ci può dare la risposta in termini diciamo economici se non è un non c’è una risposta a livello regionale. Noi sicuramente nei prossimi giorni organizzeremo una manifestazione di protesta sotto la presidenza della Regione” – aggiungono i sindacati.

Intanto nuove manifestazioni di protesta sarebbero già in programma se il premio Covid non dovesse essere erogato nel più breve tempo possibile e soprattutto se non dovessero arrivare le risposte chiare e certe dal governo regionale.

“C’è una situazione di empasse tra la Regione Puglia, diciamo secondo noi a nostro avviso la maggiore responsabile al momento di questa mancata erogazione. E bisogna assolutamente sciogliere appunto questo questo empasse e passare poi ai fatti e quindi all’erogazione del premio” – concludono CGIL, CISL e UIL.

Il servizio di Telefoggia:

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