Ci scrive Franco G., Infermiere del Servizio 118: “per difenderci dalle aggressioni dobbiamo essere dei veri Pubblici Ufficiali”.
Gent.ma Redazione di AssoCareNews.it,
sono un infermiere del 118 di Roma e in riferimento a quanto pubblicato sui numerosi e recenti fatti di aggressione vorrei esprimere innanzitutto la mia solidarietà ai colleghi e la profonda rabbia per questa condizione assurda e pericolosa che quotidianamente da molto tempo fronteggiamo.
Come il Sottoscritto sulla strada e nelle private abitazioni a causa anche dei ritardi nei soccorsi per motivi spesso non dipendenti dalla nostra volontà!
La recente normativa che “tutela” in parte i professionisti sanitari con l’inasprimento delle pene e con procedibilità d’ufficio non è, a mio parere, sufficiente ad arginare il problema.
È necessario a questo punto, come ventilato dalle associazioni di categoria, che l’infermiere venga investito a pieno titolo dello STATO GIURIDICO DI PUBBLICO UFFICIALE! Alla stregua del personale delle forze dell’ordine!
Condizione che di fatto ha, in quanto spesso opera con potere di certificazione/valutazione di condizioni clinico/giuridiche della persona (vedi infermiere di triage, o come il Sottoscritto operante su strada con scheda clinica di soccorso)!
Rendere ben noto all’opinione pubblica tale status, certamente con le responsabilità che ne derivano, ma anche con maggior tutele, sono certo porrebbe un’argine più solido per i potenziali male intenzionati.
Franco G., Infermiere
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