Giunge in redazione la missiva di una Studentessa in Infermieristica. Si chiama Francesca e spiega chiaramente: “siamo professionisti, a lavare i culi ci pensano gli OSS”.
Cari lettori di AssoCareNews.it,
sono Francesca, una studentessa di infermieristica, presto al terzo anno di università. Volevo semplicemente comunicare che non è compito dell’infermiere effettuare igiene sul paziente. In passato era così, ma si è visto con il tempo e con le evidenze scientifiche che l’infermiere non può e NON DEVE assolutamente fare tutto.
Per questo viene affiancato h24 da oss esperti e competenti (si spera). La figura dell’OSS nasce per questo. Cosa succede se in un reparto, gli infermieri si occupano dell’igiene, trascurando realmente i compiti più importi? Se succede un’emergenza o un’urgenza chi andrà a salvare la vita dei pazienti? Gli oss? Ognuno ha compiti specifici in ospedale, il medico fa il medico, l’infermiere fa l’infermiere e l’oss fa l’oss. Ci sono leggi, sentenze di giudici, centinaia di cause vinte da infermieri perché demansionati. Credete sia bello studiare per tre anni in università con più di 500 ore annuali di tirocinio formativo, magari aggiungendo master e magistrale e poi trovarsi a fare ciò che non compete? Essere demansionati? Non è gratificante. Poi parliamoci chiaramente, l’infermiere ha molte più competenze e responsabilità. Sbagliare un farmaco o una dose di un farmaco, può peggiorare lo stato di salute del paziente. Quindi è meglio fare la terapia di corsa, aumentando la probabilità di errore pur di muoversi per fare igiene al paziente? Igiene che non compete all’infermiere! Studiare anatomia, fisiologia, istologia, malattie infettive, medicina interna, chirurgia generale, urologia, farmacologia e altre materie complesse ed elaborate, serve sul serio per poi andare in ospedale a fare igiene al paziente? Suvvia non scherziamo! È 100 volte più competente, per questo si chiama demansionamento se viene fatta qualcosa di competenza inferiore rispetto alla propria professione e al proprio titolo di studio. Per fortuna esistono delle leggi che ci tutelano in questo. E vorrei ricordare che la legge è INOPINABILE.
Lasciare un paziente sporco, non è colpa del medico o dell’infermiere ma dell’assenza degli oss nei reparti o dalla presenza minima in ognuno di essi. E indovinate di chi è la colpa? Dell’azienda ospedaliera! Di sicuro non dell’infermiere che ha altre cose da fare nel suo turno di lavoro, cose di competenza infermieristica.
Continuate a criticare infermieri che sono dei professionisti, che lavorano sodo, si spezzano la schiena a correre a destra e sinistra nei reparti e rischiano realmente la vita e la salute ogni giorno, pur di poter prendersi cura dei pazienti. E volete sul serio che facciano tutto loro? Un infermiere non può fare tutto, non sono robot che si possono sdoppiare e fare due lavori al prezzo di uno. Sarebbe bello vero se una figura professionale facesse due lavori al prezzo di uno? Questo è conveniente per le aziende ospedaliere, risparmiano tantissimi soldi, mettendo però ulteriormente a rischio la salute dei pazienti! Quindi cari lettori, se qualche vostro parente dovesse rimanere sporco, siate pregati di denunciare l’azienda ospedaliera. E non incolpare dei poveri infermieri che fanno il loro lavoro e seguono la legge.
Grazie della lettura e spero in un’apertura mentale da voi lettori, e spero capiate realmente qual è il ruolo dell’infermiere all’interno della sanità.
Se così ancora non fosse, siete pregati di informarvi per bene prima di giudicare e prima di sparare sentenze e dire: “l’infermiere che non fa igiene non sarà mai un bravo infermiere”, “l’igiene serve a ispezionare la cute”, “per essere infermieri ci vuole umiltà”, “l’infermiere non può solo spingere carrelli della terapia”, “l’infermiere non può solo triturare pillole”, “l’infermiere non può lasciare un paziente sporco”, “se fosse un tuo parente lo lasceresti così?” ecc.
Grazie della lettura.
Francesca Spadaro, studentessa e tirocinante di infermieristica
[…] Francesc, Studentessa Infermiera: “noi non saremo mai lavaculi, siamo professionisti e non OSS”. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
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[…] rispondere alla studente futura infermiera Francesca. Bisogna riconoscere, è vero, che per diventare Infermiere bisogna studiare tre anni di […]
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[…] Francesca, Studentessa Infermiera: “noi non saremo mai lavaculi, siamo professionisti e non OSS”… […]
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[…] pellegrinaggi in tanti ospedali ho incontrato tanti Infermieri come la “signora” studentessa Francesca, che nonostante gli OSS fossero occupati in altre mansioni, facevano piangere degenti, soprattutto […]
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[…] Cara futura collega infermiera, devi sapere che io sono OSS, Osss e Infermiere. Il sedere lo lavavo da OSS e lo lavo da Infermiere se serve. […]
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[…] che l’articolo “Francesca, Studentessa Infermiera: noi non saremo mai lavaculi, siamo professionisti e non OSS” sia inutilmente quanto spudoratamente offensivo per essere […]
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[…] Coordinatore infermieristico ma soprattutto sono un’Infermiera da ben 26 anni. Volevo dire alla cara studentessa che forse ha sbagliato lavoro, la nostra professione è nata (un po’ di storia infermieristica le […]
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[…] Francesca, Studentessa Infermiera: “noi non saremo mai lavaculi, siamo professionisti e non OSS”… […]
[…] triste continuare a leggere di questa studentessa. Purtroppo ha ragione il signor Antonio. Dico purtroppo perché capisco il punto di vista di questa […]
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