La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche fa sul serio e propone una formazione mirata per i rappresentati OPI di oggi e di domani.
Si torna a scuola a qualsiasi età. Lo sanno bene i Presidenti degli Ordini delle Professioni Infermieristiche che grazie all’impegno della FNOPI hanno da ieri la loro struttura formativa sulla politica professionale. Una esperienza che era iniziata l’estate scorsa in Sicilia durante una apposita spring school.
La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) promuove la politica professionale, quella con la “P” maiuscola.
A Roma ieri la lezione inaugurale della Scuola di Politica Professionale, con molti presidenti di Ordini provinciali (non c’erano tutti, perché impegnati anche in altri eventi o attività lavorative).
Le finalità sono essenzialmente quelle di approfondire e discutere criticamente (sia con esperti, sia tra pari) valori, saperi e metodi che consentano di ideare e adottare strategie per attuare un programma politico ben definito a livello territoriale.
In cattedra, ieri, il professor Salvatore Natoli. L’introduzione ai lavori affidata alla presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli; al tesoriere Giancarlo Cicolini; al Segretario Generale della Conferenza delle Regioni, Alessia Grillo.
Una bella iniziativa che rende sempre più chiara la differenza tra i vecchi Collegi IPASVI e i nuovi Ordini delle Professioni Infermieristiche.
L’iniziativa ha fatto seguito alla cerimonia ufficiale di presentazione del nuovo Codice Deontologico degli Infermieri.
La Scuola di Politica Professionale, dicevamo, è rivolta essenzialmente ai Presidenti degli OPI, finalizzata ad approfondire e discutere criticamente, sia con esperti sia tra pari, valori, saperi e metodi che consentano di ideare e adottare, a livello provinciale, strategie appropriate per attuare un programma politico definito.