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giovedì, Marzo 28, 2024
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OPI Rovigo: Primi Infermieri consulenti in Tribunale!

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Il Tribunale di Rovigo da oggi ha due nuovi periti infermieri!

Riceviamo il contributo del dottor Marco Contro, presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rovigo, che ci racconta un epocale risultato nella sua realtà provinciale.

Risultato storico per le competenze specialistiche della professione infermieristica.

Le prime 2 colleghe con master post laurea di I livello in “infermieristica Legale e Forense” hanno ottenuto il nulla osta all’iscrizione nell’albo dei CTU ed in quello dei Periti presso il Tribunale di Rovigo.

Non è stato facile superare alcune resistenze al giusto riconoscimento di questa figura emergente di infermiere specialista, ma ora gli Infermieri Legali e Forensi sono una realtà anche nel contesto rodigino, ottenendo altresì la menzione nell’albo della specifica qualifica rivestita.

Finalmente, da questo momento, nelle cause civili e penali concernenti la malpractice dell’esercizio professionale che coinvolgono gli infermieri, a giudicare sulla correttezza del loro operato in termini di perizia, prudenza, diligenza e di osservanza delle leges artis e della normativa professionale vigente, saranno i loro colleghi e non più il solo medico legale.

Infatti, come sancito dall’art. 15 della Legge n. 24/2017, nelle cause in cui si dibatte di responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie, dovrà obbligatoriamente costituirsi un collegio di esperti, comprendente, oltre al medico legale, un professionista appartenente al pari profilo di quello sulla cui responsabilità si discute.

La portata epocale di questo riconoscimento è dovuta al fatto che non si tratterà semplicemente di un ausiliario del medico legale, ma di un vero e proprio professionista intellettuale autonomo, dotato di potestà valutativa e certificativa per quanto di propria competenza.

La presenza del medico legale rimane ineludibile per quanto concerne le valutazioni che gli sono proprie, come, a titolo esemplificativo, lo stabilire l’orario e le modalità di un decesso. Sarà invece di chiara competenza dell’infermiere forense la valutazione dell’agito professionale, come, come ad esempio l’aver adottato correttamente i vari interventi assistenziali, sulla base di un giudizio di prevenibilità/prevedibilità,onde poter far emergere o escludere eventuali profili di responsabilità in capo al professionista.

Questa figura, sviluppatasi in Italia nel 2004, con un ritardo di circa 10 anni rispetto al mondo anglosassone, si trova investita di un’enorme responsabilità, poiché è posta nelle condizioni di orientare non solo le decisioni degli organi giudicanti, ma anche la linea d’azione della magistratura inquirente e dei legali di parte, dato che anch’essi faranno riferimento a questi esperti, con tutte le possibili e rilevanti ricadute nella sfera soggettiva dei professionisti coinvolti.

 

Marco Contro

Presidente OPI Rovigo

 

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