La sceneggiata milanese è ancora in auge. Dopo il Commissariamento dell’Ordine degli Infermieri (OPI) di Milano – Lodi – Monza – Brianza disposto dal Ministero della Salute a seguito della mancata elezione del presidente, ora arriva lo stop dovuto del TAR che deciderà sul da farsi entro la metà di maggio 2018.
Giovanni Muttillo, presidente uscente dell’ex-Collegio IPASVI (attuale OPI), non ci sta a tornarsene a casa dandola vinta alla burocrazia. Tenta il tutto per tutto e ricorre contro la decisione ministeriale. L’agonia, secondo i bene informati, durerà appena un mese. Infatti sono di 30 giorni i tempi richiesti per la decisione dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, a cui Muttillo si è rivolto perché convinto di avere ragione. Se ce l’avrà o meno lo deciderà la magistratura, intanto nell’interregno resta seduto sul massimo scranno dell’Ordine infermieristico, non permettendo di fatto la rielezione di un nuovo presidente.
Non entriamo nel merito delle decisioni di Muttillo, ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita, fatto sta gli Infermieri Milanesi sono allo sbando. E non è tutto, se il TAR darà torno al presidente uscente, come si vocifera negli ambienti ben informati di settore, Muttillo ricorrerà al Consiglio di Stato, massimo tribunale in grado di dipanare questa incredibile matassa.
Come si ricorderà qualche mese fa presso il Collegio ex-IPASVI si svolsero le elezioni per il rinnovo della carica di presidente e del consiglio degli Infermieri milanesi.
Ne scaturì:
- la sconfitta di Muttillo alle urne e la vittoria del suo sfidante;
- l’annullamento delle elezioni da parte dello stesso Muttillo;
- l’auto-proclamazione a presidente di Muttillo, fino a decisione differente del Ministero della Salute.
La decisione del Ministero è giunta il 5 aprile 2018, con l’indicazione di tre commissari:
- Vincenzo Magistrelli, infermiere;
- Antonino Zagari, infermiere;
- Giovanna Romeo, dirigente amministrativo dell’ufficio di gabinetto del ministero della Salute.
I tre avevano il compito di prendere possesso dell’OPI milanese, verificare i bilanci e di indire le elezioni per il rinnovo delle cariche istituzionali. I tre on hanno avuto il tempo nemmeno di insediarsi in quanto è sopraggiunta la decisione di Muttillo di ricorrere al TAR.
Il Tribunale Amministrativo Regionale Lombardo, spieghiamolo bene, non ha dato ragione a nessuno e come prevede la legge ha prescritto la sospensiva di 30 giorni per decidere sul caso.
Per cui allo stato attuale Muttillo non ha né ragione, né torto. Tutto ciò mentre gli Infermieri milanesi sono in attesa di capire chi li guiderà nei prossimi mesi. Per finire, la decisione favorevole al Ministero metterebbe immediatamente l’OPI nelle mani dei tre commissari.
In attesa di capire cosa accadrà vi invitiamo a seguire la telenovela e a sperare che la matassa non si ingarbugli ancor di più. Buona visione!