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Medicazione Ferita Chirurgica: la procedura standard per Medici, Infermieri e Studenti.

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Come medicare correttamente una ferita chirurgica. Piccole indicazioni e trucchi per Medici, Infermieri e Studenti Infermieri.

Quando di deve medicare una ferita chirurgica si entra sempre nelle responsabilità professionali dell’Infermiere e del Medico. Prima di eseguire la manovra occorre valutare correttamente eventuali complicanze, prevenendole.

L’Infermiere, il Medico, lo Studente Infermiere o Studente Medico sono tenuti a rispettare le linee guida in materia e applicare le giuste procedure per non ledere la salute del Paziente e portarlo dritto verso la completa guarigione senza problemi.

Si parla di “ferita chirurgica” ogni qualvolta c’è una cosiddetta “soluzione di continuità” prodotta da un bisturi o da un elettrobisturi a scopo terapeutico, ricostruttivo o riparativo.

Le ferite guariscono seguendo tre stadi.

Sono tre le fasi o stadi della guarigione di una ferita cutanea:

  1. infiammatoria;
  2. proliferativa;
  3. maturativa.

Le “intenzioni” di una ferita.

Poi a seconda di come una ferita guarisce o si rimargina di parla di “intenzioni”:

  • Prima Intenzione: lembi bene accostati l’uno all’altro, non presentano secrezioni e guariscono rapidamente;
  • Seconda Intenzione: lembi non ben accostati tra loro a
    causa di una perdita di materiale spesso dovuta ad infezione; sono più lente da guarire e spesso le medicazioni vengono associate a drenaggi o diventano di tipo complesso);
  • Terza Intenzione: questo tipo di guarigione riguarda le ferite chirurgiche andate incontro, nel decorso post-operatorio, a una deiscenza parziale o totale.

I tipi di ferita.

Le ferite chirurgiche possono essere di diverso tipo:

  • pulita: una ferita operatoria non infetta e senza segni di infiammazione non relativa ad interventi nei distretti respiratorio, alimentare, genitale, urinario;
  • pulita – contaminata: una ferita operatoria relativa ad interventi interessanti il tratto respiratorio, alimentare, genitale o urinario in condizioni controllate e senza contaminazioni;
  • contaminata: una ferita aperta e non colpita da infezione di origini batteriche;
  • sporca – infetta: una ferita aperta o traumatica colpita da infezione di origini batteriche.

La Procedura standard.

Il Medico e l’Infermiere, come pure gli Studenti, prima di intervenire sulla ferita proseguono all’accertamento e valutano:

  • tipo di medicazione da utilizzare per la ferita in questione;
  • eventuale presenza di infezione/infiammazione;
  • andamento del processo di guarigione della ferita;
  • stato nutrizionale del paziente.

Attenzione.

Il sanitario (o lo studente) si assicura della presenza di tutto il materiale necessario per la medicazione:

  • guanti puliti e guanti sterili;
  • mascherina facciale e camice;
  • kit sterile per medicazione;
  • batuffoli sterili;
  • soluzione fisiologica sterile;
  • antisettico sterile previsto dal protocollo
    specifico;
  • cerotto medicato sterile;
  • contenitore per taglienti;
  • contenitore per rifiuti speciali.

Successivamente il sanitario (o lo studente):

  • effettua l’igiene delle mani, identifica e garantisce la privacy del paziente;
  • spiega al paziente con parole adatte al suo livello di comprensione le fasi e l’utilità della
    manovra che si sta per eseguire affinché egli comprenda pienamente ciò che verrà effettuato e aumenti la sua collaborazione;
  • fa assumere alla persona una posizione comoda e che faciliti l’accesso alla zona da
    medicare;
  • sveste la persona nella parte interessata.

Sempre prima della manovra il sanitario (o lo studente):

  • effettua l’igiene delle mani e indossa i dispositivi di protezione individuale;
  • rimuove delicatamente la medicazione precedente tirando in direzione della ferita per un deposizionamento meno doloroso (in caso di medicazione aderente alla zona dell’incisione, inumidisce la zona con soluzione fisiologica o ringer lattato);
  • valuta lo stato della ferita (arrossamento, gonfiore, dolore, secrezioni);
  • rimuove i guanti e li smaltisce insieme alla medicazione sporca;
  • effettua l’igiene delle mani, controlla l’integrità del kit sterile e lo apre;
  • indossa i guanti puliti (per la tecnica no-touch) o quello sterili, qualora risulti difficile mantenere la sterilità del materiale presente nel kit;
  • deterge la ferita con tamponi sterili imbevuti di soluzione fisiologica pulendo dall’alto verso il basso e con movimenti centrifughi, cambiando batuffolo ad ogni passaggio;
  • tampona e asciuga con batuffoli sterili;
  • posiziona la garza sterile a copertura di tutta la ferita;
  • rimuove i guanti e il resto dei dispositivi di protezione individuale;
  • fissa la medicazione con il cerotto.

Il sanitario (o lo studente) poi:

  • riveste e riposiziona il paziente;
  • ripristina il materiale utilizzato e attiva la procedura di decontaminazione dei ferri
    chirurgici;
  • registra sulla documentazione clinico-infermieristica la manovra effettuata e le caratteristiche della ferita.

E voi vi attenete alle Linee Guida?

Leggi anche:

Gestione ferita chirurgica: prevenire complicanze ed infezioni.

Medicazione ferita chirurgica: procedura corretta e materiale occorrente.

Dott. Angelo Riky Del Vecchio
Dott. Angelo Riky Del Vecchiohttp://www.angelorikydelvecchio.com
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.
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