Divise non divise: uno spunto di riflessione sull’unità della professione nella Giornata Internazionale dell’Infermiere.
Oggi è la Giornata Internazionale dell’Infermiere. Oggi questa parola risuonerà come un’eufonia nella bocca di molti poiché l’emergenza che stiamo attraversando ci ha conferito lustro e stima da parte di tutti.
Purtroppo per noi non è un vanto.
Non doveva essere il covid-19 a far emergere le qualità di questa categoria, il suo spirito di abnegazione e sacrifico volto al bene comune, doveva già essere ben chiaro e quindi di conseguenza ben riconosciuto.
Come si fa nelle competizioni sportive: se vali vinci e vieni premiato.
L’infermiere vale, vince quotidianamente le sue battaglie e quindi viene premiato, anzi, dovrebbe essere premiato.
Ora le gente sembra essere pronta a comprendere chi siamo e quanto è imprescindibile ciò che facciamo, ora tocca a noi.
Dobbiamo uscire dagli schemi prima di poter uscire da un comparto che ci affossa!
Dobbiamo imparare a dire basta!
Dobbiamo essere divise non divise, quelle belle divise verdi che indossiamo tutti i giorni, nonostante tutto, verdi come la speranza.
Siamo professionisti e non professionali
Non siamo eroi.
Dott. Giuseppe Candelori, co-fondatore di Infermieri in Cambiamento