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lunedì, Marzo 18, 2024
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Coronavirus. Medici, Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie costretti a costruirsi mascherine protettive in casa.

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Emergenza Coronavirus. Sono sempre più i Medici, gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici, le Ostetriche, gli Operatori Socio Sanitari, i Professionisti e Tecnici Sanitari che per proteggersi si costruiscono in casa mascherine chirurgiche fai da te. Lo denunciano Migep e SHC.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

ci arrivano segnalazioni da molti operatori oss, osa, asa cui sono negate le mascherine, è minacciate di licenziamento se utilizzano le loro mascherine, oppure sentirsi dire, si costruisca una mascherina con la carta da forno, o con i lenzuolini verdi delle medicazioni.

Vi chiediamo sicurezza nei luoghi di lavoro per tutti gli operatori: Infermieri, Oss, Medici e altri operatori, di eseguire controlli nelle strutture private RA, RSA, comunità.

Mascherina con la carta da forno, o con i lenzuolini verdi delle medicazioni “il fai da te”.

La sanità non ha bisogno di martiri, di missionari, la sanità deve garantire la salute, il lavoratore deve poter ritornare in famiglia senza paura di portare a casa infezione da coronavirus.

Si chiede: controlli sanitari, dpi per tutti, assunzioni reali, scorrere le graduatorie, stabilizzare i precari poiché molti di costoro avranno i contratti a scadenza, assumere per chiamata diretta a chi rilascia la dichiarazione d’immediata disponibilità. Siamo veramente amareggiati è come andare in guerra con un temperino contro una mitragliatrice.

Ora è il momento di prenderne atto e creare un Sistema Salute, sicuro per tutti i cittadini e utenti e non al servizio del dio denaro.

Il Sistema Salute deve cambiare, o si avranno tanti infetti tra Infermieri, medici, operatori sociosanitari, asa, osa, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, fisioterapisti, inf generici, puericultrici e cittadini.

Mancano mascherine anche a chi fa assistenza a domicilio, agenti di polizia, autisti dell’autobus, imprese di pulizia ecc.

Egregi On.li, “ gli eroi li vogliamo vivi non con medaglie alla memoria”.

Si continuano a vedere beffe ai danni di tutti gli operatori in un’emergenza “coronavirus”, non sono dati dispositivi di sicurezza, non fanno i tamponi, è negata la quarantena, sono sospese ferie e riposi, gli operatori sono stanchi.

Continuiamo a urlare, un grido di rabbia per chi ha negli anni distrutto il SSN, una sanità che è al collasso, gli operatori si sentono abbandonati da un sistema che continua a sfruttare il personale, un sistema sordo che nega anche i tamponi agli operatori che lavorano in corsia a stretto contatto con i pazienti, per ridurre i costi.

Egregi On.li, vogliamo delle vere mascherine per tutti gli operatori e non stracci per togliere la polvere, chiediamo chiarimenti su queste mascherine distribuite al personale in emergenza “coronavirus” provenienti dalla protezione civile, i dispositivi sono privi del marchio CE, assomigliano ai panni che raccolgono polvere con due buchi laterali per agganciarli alle orecchie, inoltre non coprono bene la bocca, s’inumidiscono subito; considerata la delicatezza del momento, e la pandemia impone ancora più sicurezza nei luoghi di lavoro per tutti gli operatori. Speculare sulla salute degli stessi operatori è vergognoso.

Angelo Minghetti
Federazione MIGEP – Sindacato SHC OSS

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