Emergenza Coronavirus. La Politica e i politici “scoprono” il virus della precarietà. Infermieri, le vere vittime di Stato ai tempi del Covid-19.
In questi giorni continuiamo ad assistere all’assunzione di nuovi precari per fronteggiare l’Emergenza Covid-19: personale “usa e getta”! Siamo seri? Movimento 5 stelle? PD? Partiti di opposizione? Presidenti di Regione? Ministro Speranza? Istituzioni?
È questa è la vostra strategia? Dopo che per anni è stato messo in atto un piano di graduale distruzione della sanità pubblica, accorpando reparti e chiudendo ospedali… ora bisogna correre per riaprirli!! E voi cosa fate? Assumete altri PRECARI?? Volete creare un popolo di schiavi per farli MORIRE PRECARI?
È questa la sensazione che stanno provando oggi gli operatori sanitari: dopo anni di precariato, dopo aver vinto concorsi senza poi essere mai chiamati, oggi diventano necessari e vengono impiegati in prima linea, osannati come eroi per poi rischiare, a emergenza finita, di perdere di nuovo il posto di lavoro.
I loro sentimenti possono essere sintetizzati in questi versi:
“Un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo, in un altro ti svegli e devi cominciare da zero…” (Un giorno credi, Edoardo Bennato)
Ecco: noi non vogliamo che questi versi diventino profetici.
Oggi veniamo chiamati EROI, ma non vorremmo svegliarci domani e renderci conto di dover ricominciare da ZERO.
Oggi in Campania, come in tante altre regioni, di tutti i colleghi chiamati ogni giorno a fronteggiare la lotta al Covid-19, una grande, grandissima percentuale è assunta con contratti PRECARI.
Quando tutto sarà passato (perché passerà, e VINCEREMO!), questi professionisti rischiano di finire nel dimenticatoio, ignorati dalla società.
Questo NON POSSIAMO PERMETTERLO!!
Scatta oggi la protesta digitale degli operatori sanitari: “Un click day”.
I professionisti della sanità SI UNISCONO IN UNA BATTAGLIA COMUNE PER DIRE BASTA AL GOVERNO!
LA SANITÀ NON HA BISOGNO DI ALTRI PRECARI per fronteggiare il Covid-19. Chi attualmente si trova in graduatoria per un concorso, e rivendica giustamente il diritto a essere chiamato, e gli operatori sanitari che da anni lavorano in prima linea con contratti precari fanno fronte comune per rivendicare una stabilità lavorativa.
E invece le istituzioni cosa fanno? Assumono altri precari per fronteggiare l’emergenza!!
Condividete il più possibile questo post: facciamo sentire la nostra voce! Uniti, insieme!
Se ti rispecchi in queste note, lavori nella sanità e vuoi essere forza attiva in questa lotta, segui le indicazioni di protesta digitale…Unisciti alla lotta!
Ciro Maraniello, Infermiere