A proposito di “Danno Interpersonale e Sociale in tempo di Coronavirus”, sto osservando le ripercussioni sul piano psicologico e psichiatrico (argomento di cui non parla nessuno), se non citando genericamente il termine di “Psicosi”.
Tutti concentrati sul piano economico dell’ emergenza sanitaria ma nessuno che pone l’ accento sul piano interpersonale. Le circolari che giustamente arrivano nei Servizi Sanitari da parte del Ministro della Salute hanno un impatto diverso nei Servizi di Salute Mentale. Dobbiamo interrompere temporaneamente i gruppi terapeutici, i momenti di aggregazione sociale, le affluenze in sala di attesa, non dare la mano, stare alla distanza di sicurezza, lavarsi le mani ecc ecc…
Questi comportamenti anche se giusti su un piano preventivo in tema di contagio, hanno delle notevoli ripercussioni sul piano psichico, sociale ed interpersonale.
Anni di lavoro per contrastare l’ isolamento sociale di alcuni pazienti, ridurre i pensieri ossessivi in tema di contaminazione, l’evitamento, abbassare le difese psichiche nell’ interazione con l’ altro, ridurre la paranoia ecc ecc…
Dovremmo certamente intensificare le nostre attività passata questa emergenza sanitaria e soprattutto adoperarsi per una adeguata riparazione del danno!