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Contratto Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie: arrivano aumenti e arretrati in busta paga.

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Finalmente si va verso l’approvazione definitiva del Contratto (già scaduto) di Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie: arrivano aumenti e arretrati in busta paga.

E’ stato un duro scontro tra Aran, Sindacati e Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sull’approvazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021 del Comparto Sanità.

Alla fine il MEF ha dato ragione ai primi due e ben presto anche la Corte dei Corti darà il suo ok definitivo, permettendo a migliaia di Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, Operatori Socio Sanitari, Professioni Sanitarie, Amministrativi e Tecnici del Sistema Sanitario Nazionale ed Enti affini (quasi un milione di lavoratori) di ricevere i meritati aumenti e arretrati in busta paga. Gli stessi, ovviamente, saranno tassati e ad oggi si parla di una quasi 50% delle somme che resteranno nelle casse statali in termini di gabelle esattoriali.

Come accennato più volte anche in precedenti servizi di AssoCareNews.it, dopo il semaforo verde del Ministero ora il testo fa un passo deciso verso il traguardo finale, ovvero all’approvazione della Corte dei Conti.

Tra aumenti tabellari, indennità per le varie figure professionali e fondi per i nuovi ordinamenti e il salario accessorio, il contratto quasi 1,3 miliardi di euro. Tradotto in soldoni per singolo professionista sanitario, socio-sanitario, amministrativo o tecnico si parla di un aumento medio lordo di 175 euro mensili.

In pratica la “rivalutazione” stipendiale è pari al 7,22%, ovvero due volte l’inflazione del periodo coperto dal contratto e dunque utile anche a contrastare almeno in parte la furia attuale dei prezzi.

A far crescere il conto sono soprattutto le voci aggiuntive allo stipendio base a partire appunto dall’Indennità di specificità infermieristica, pensata per riconoscere il ruolo svolto dagli infermieri in tempo di pandemia.

Poi si parla di un aumento stabile in busta paga che va dai 62,81 euro riconosciuti agli «operatori» (l’ex area Bs) ai 72,79 euro destinati ai «professionisti della salute e funzionari» (ex area D e Ds).

Tale indennità decorre dal 1° gennaio 2021. Assieme agli aumenti del tabellare – fra 54,5 e 98,1 euro al mese a seconda della posizione economica – arriveranno anche gli arretrati una tantum, che potrebbero essere elargiti nelle buste paga di dicembre 2022 (con tassazione correlata alla tredicesima mensilità).

Gli infermieri percepiranno le somme più alte, tra i 3mila e i 4.500 euro.

Leggi anche:

Il Contratto di Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie può essere firmato dal Governo. Parola di Naddeo (ARAN).

Dott. Angelo Riky Del Vecchio
Dott. Angelo Riky Del Vecchiohttp://www.angelorikydelvecchio.com
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.
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