Novità per il nuovo Contratto di Infermieri, OSS, Ostetriche e Professioni Sanitarie: forse c’è uno spiraglio per la sua approvazione. I resti del Governo Draghi al lavoro.
C’è una flebile speranza. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021 del Comparto Sanità potrebbe essere approvato da ciò che resta del Governo Draghi e nei limiti delle azioni permesse ad un esecutivo limitato agli affari correnti.
In attesa del nuovo Governo della nazione e del risultato elettorale delle Elezioni Politiche del 25 settembre 2022, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Operatori Socio Sanitari, Professioni Sanitarie, Amministrativi e Tecnici potrebbero vedersi firmare definitivamente il suddetto CCNL e godere dei pochi aumenti (meglio di nulla) e degli arretrati previsti dal Governo appena mandato a casa.
Nelle prerogative del Governo Draghi ancora in vigore, secondo alcune fonti sindacali, tra cui Saverio Andreula (presidente OPI Bari e dirigente FIALS), l’esecutivo in carica “ha competenze sulla conclusione dell’iter di definizione dell’ipotesi contrattuale che ha un iter di legge definito e come tale è sottratto ad altre definizioni normative spettanti al Parlamento”, nel frattempo sciolto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Noi restiamo dell’idea che questo stop non ci voleva e che i tempi potrebbero allungarsi all’infinito.
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