Caos attorno al Concorso Infermieri Puglia. Vito Montanaro del Dipartimento Salute rinvia le assunzioni a data da destinarsi. Le polemiche dei vincitori.
Come dicevamo ieri, al di là delle polemiche di un giornale di matrice sindacale e notoriamente di proprietà di un Presidente OPI pugliese (e vicino ad altri Ordini delle Professioni Infermieristiche della regione), le assunzioni dal Concorso Infermieri Puglia sono state bloccate fino a data da destinarsi e in attesa del risultato del Tavolo Tecnico convocato l’altro ieri dal Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro.
Ieri mattina l’ASL di Foggia, ad esempio, aveva provveduto a far pervenire le PEC di assunzione ai 45 vincitori del Concorso assegnati all’Azienda in questione (compreso i riservisti). Stamani la stessa ASL, dopo l’intervento di Montanaro, è stata costretta a rinviare a data da destinarsi la convocazione dei vincitori, provocando sconforto e confusione non solo tra dirigenti e amministrativi (che cercano disperatamente del personale infermieristico), ma anche ovviamente tra i destinatari del provvedimento (che cercano sistemazione e tranquillità).
Cosa accadrà da questo momento in poi è tutto da scoprire. Fatto sta le promesse del Governatore Michele Emiliano sono diventate di fatto solo parole al vento, mentre ora si rischia l’avvio di ricorsi e di denunce che si potevano evitare e che sicuramente rallenteranno ancor più le suddette assunzioni. Il presidente era intervenuto lo scorso 19 febbraio 2022 al Congresso della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche, che ha avuto luogo presso l’Aula Turtur del Policlinico “Riuniti” di Foggia alla presenza della presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli e del neo-assessore alla sanità Rocco Palese. Il suo discorso è stato piuttosto enigmatico, tant’è che i presenti non hanno capito quasi nulla di quello che sarebbe accaduto di là a qualche giorno relativamente al Concorso Infermieri.
I sindacati e i sindacalisti sono restano silenzio, forse semplicemente perché non si tratta di stabilizzandi o di precari, ma di vincitori di selezione pubblica. Insomma non si tratta di voti da strumentalizzare e da veicolare verso le prossime RSU dell’aprile 2022.
E nessuno, ma proprio nessuno, sta pensando ai danni psico-fisici e morali di chi il Concorso lo ha visto e che sperava di tornare a casa o di stabilizzarsi là dove è nato, cresciuto ed è stato costretto ad emigrare.
Come andrà a finire? Chi lo sa, intanto il danno è stato arrecato e non si ha certezza del prossimo futuro.
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