Eseguire una corretta urinocoltura aiuta ad impostare una corretta terapia antibiotica.
Normalmente si eseguono le urincolture senza pensare sul momento al significato fondamentale che hanno a livello diagnostico. La procedura è eseguita da Infermieri o Infermieri Pediatrici, raramente da Medici. Ecco alcuni pratici consigli.
Perchè eseguire le urincolture?
Per impostare una terapia antibiotica corretta, mirata ed efficace.
Quando eseguirle?
Solo in presenza di sintomatologia urinaria; infatti questo esame colturale è spesso positivo anche in pazienti asintomatici e in questo specifico caso non ha valenza clinica.
Le urinocolture sono tutte uguali?
Assolutamente no! Per esempio: un’urinicoltura da mitto intermedio si differenzia di gran lunga da una eseguita su urina prelevata da catetere a permanenza. Tutti i cateteri tra i 3 e i 7 giorni si colonizzano. Se il paziente presenta sintomi e si vuole ottenere un corretto risultato è necessario riposizionare un nuovo catetere vescicale
Come prenotare la richiesta?
Segnalare sempre se il prelievo è di urina da catetere, da catetere in estemporanea, da mitto intermedio o eventualmente da urostomia, cisto-cat, ecc.
Come eseguire il prelievo da mitto intermedio?
- Fai lavare le mani e la zona dell’orifizio dell’uretra con acqua e sapone;
- Far emettere il primo getto d’urina senza raccoglierlo, rispettivamente ritraendo il prepuzio per gli uomini e allargando le grandi labbra per le donne;
- Consentire la raccolta del mitto intermedio (circa 10-15cc) in un contenitore sterile.
Come eseguire il prelievo da catetere?
- Non eseguire il prelievo dalla sacca o sraccordando il catetere vescicale;
- Clampare il tubo del catetere vescicale appena sotto il raccordo tra catetere e giunzione con la sacca di drenaggio;
- Se possibie attendere 30 minuti;
- Disinfettare l’apposita valvola presente sul catetere e prelevare con due metodologie: con siringa sterile oppure con sistema Vacutainer (“camicia”);
- Raccogliere l’urina nel contenitore sterile.
Come conservo le urinocolture?
Invio i campioni appena possibile, in ogni caso se dovessi attendere per l’invio lo mantengo in frigo tra i +2°C e +8°C.
Bibliografia:
Servizio sanitario regionale Emilia-Romagna