Scala di Borg. Come oggettivare la sensazione personale e soggettiva di sforzo durante l’attività fisica.
La scala di Borg consente attraverso i suoi item di tradurre in dati le percezioni dei pazienti al fine di aiutare medici e infermieri a identificare gli stati di sforzo fisico.
Dal nome dell’ideatore Gunnar Borg, la scala RPE (Rate of Perceived Exertion) fu ideata per valutare il sintomo percezione dell sforzo. All’epoca negli anni ’50 del secolo scorso Borg ideò due scale sicuramente la prima fu la RPE. Il fine di Borg era quello di quantificare la percezione dello sforzo per consentire ai professionisti una valutazione più accurata sia dal punto di vista psicologico sia fisiologico dello sforzo compiuto dal paziente.
L’ RPE (Ratings of Perceived Exertion) è una scala messa a punto per valutare la percezione dello sforzo. Durante l’esercizio incrementale su ciclo-ergometro, il Dottor Borg registrò il crescere lineare della frequenza cardiaca (FC) e del carico lavorativo. Egli scelse quindi i numeri crescenti da 6 a 20, corrispondenti all’aumentare della FC durante sforzo: 6 corrisponde a 60 battiti/minuto, ovvero una FC a riposo media e 20 corrisponde a 200 battiti/minuto, ovvero una FC massima raggiungibile durante sforzo. Questi 15 item traducono i dati di Frequenza e il Massimo consumo di O2 in dati per oggettivare la sensazione percepita dal paziente, tenendo conto anche del lattato ematico e del dolore muscolare. Questa scala negli anni è stata usata con successo anche per valutare la dispnea e la fatica percepita durante lavoro fisico.
La seconda scala venne ideata qualche anno dopo affinando i suoi studi. Il nome fu CR-10 (Category Ratio scale 10) questa scala si compone di 11 item e rispetto alla prima è meno precisa nell’identificare lo sforzo, ma sicuramente più facile da usare per i pazienti in quanto il loro sforzo fisico viene tradotto in un dato analizzabile immediatamente. Questa scala tiene conto di: lavoro respiratorio, sforzi muscolari, temperatura corporea.